lunedì 16 aprile 2012

tanto per intenderci


“Chi ha tende per intendere in tenda, gli altri nelle orecchie”.
Ma ecco che tra le orecchie ci fu una vera insurrezione. Erano così scontente della frase che, tre righe fa, non so chi aveva pronunciato, che iniziarono a tirarsi l’una con l’altra e a fare i capricci come i bambini piccoli.
"Andrebbe meglio se andassero nei nasi?", le interrogò il vocione fuori campo che aveva parlato anche all'inizio.
“Nei nasi, certamente!”, fecero quelle.
Ma pensate forse voi che una simile soluzione potesse andar bene? 
Difatti, tutti i nasi del circondario iniziarono a protestare con argomentazioni precise: ciò che entra da un orecchio esce spesso dall’altro, ma quel che entra nel naso, ci resta! E le teste dei rispettivi nasi non si sarebbero mai potute permettere di sopportare il peso di tanti sconosciuti.
La voce provò allora a chiedere alle labbra, ma queste gli apparvero subito tutte imbronciate.
Agli occhi, ma quelli potete figurarveli,  piangono già come matti per un solo bruscolino!
Fortunatamente, tutti (chissà poi chi erano) avevano delle tende, e per quella volta il pericolo fu scongiurato. 

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