mercoledì 18 aprile 2012

le trombe di Arturo


Questa è la storia delle trombe di Arturo, ed è una storia che dura un giorno solo. Quel giorno, difatti, Eustachio era ammalato: si era preso un raffreddore coi fiocchi per il cambio di stagione e per non lasciare il posto di lavoro sguarnito aveva chiesto a suo cugino Arturo di sostituirlo.
Questi aveva accettato di buon grado, solo che le trombe di Eustachio, che con Eustachio funzionavano benissimo, in mano ad Arturo non suonavano più.
Come sia possibile che le orecchie ci sentano meglio quando Eustachio è al suo posto che strombazza a destra e a manca, confesso che non l’ho mai capito.
Secondo me non l’aveva capito neanche Arturo che, ragionando in maniera più logica, anziché soffiare nelle trombe, aspirava con tutte le forze.
Forse per questo non suonavano, o perché avevano nostalgia del loro legittimo proprietario, o forse per semplice puntiglio. Fatto sta che la mattina seguente Giannino, che possedeva le orecchie in questione ed era uso ascoltare le trombe con grande attenzione, tirò un bel respiro di sollievo. 

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