“Se una biglia più mezza biglia fa una triglia, quante mezze
biglie ci vogliono per popolare il mar Morto?”
Antonino si pone la domanda con sincera compassione.
Sulla disgrazia del povero mar Morto, c’è chi dice che sia
trattato di cause naturali, altri sono invece certi che non sia stata altro che
una pungente nostalgia: senza un pesce neanche a pescarlo, il povero mare si trovò
mano a mano sempre meno ridente, e a poco valsero il tam tam dell’Oceano
Indiano o i discorsi di fratellanza del suo compagno Pacifico. Il suo spirito
di acqua cristallina aveva così finito per allontanarsi per cercare compagnia, lasciando
a quelle acque l’appellativo di mar Morto.
Il piccolo Antonio, tuttavia, ha quasi finito di segare le
sue biglie di legno, siede sulla riva e pregusta il momento in cui lancerà in
acqua il sacchetto intero per chetare la solitudine di tutto il mare.
Per sapere com’è finita la storia, provate un po’ a mettervi
nei panni del mar Morto: non sareste forse tornati di corsa, portando con voi
un bel nome nuovo?
Ad esempio: Mar Giulivo, Mar Grato, Mar Tedì, Mar Imango (per
questa volta), o anche mar Triglio.
L’interessato, invece, decise di chiamarsi mar Antonio.
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