mercoledì 21 marzo 2012

una pila di stelle


Un giorno un architetto, decise che un pilastro dovesse per forza essere un astro in cima ad una lunga colonna di stelle. 
“Potrebbe trattarsi” argomentò Renato “del pilo, felice sposo della pila, ritratto in un ignoto atteggiamento disdicevole (a volte capita, ai pili) che gli sia valso l’appellativo di pilastro”.
Il biprofessor Duetrestella, ipotizzò invece che le stelle andassero a pile, a volte sapessero di verdura, e il compito ultimo dell’astronomia fosse controllarne la durata residua ed eventualmente provvederle di batterie ricaricabili (quantomeno, attaccarle alla presa).
Nel dubbio, addobbarono la cima del pilastro con uno splendido vaso di fiori. Ci stava così bene che ci adornarono anche tutti gli altri, una finestra verde canarino e persino un signore che si era perso ricevette il suo vaso di violette e lo regalò alla moglie non appena ricordò la strada di casa.

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