Giovedì due signori si presentarono al ristorante, il
secondo ordinò un primo, il primo un secondo.
Il ristoratore prese il primo signore e lo accompagnò al
tavolo del secondo, poi prese il secondo e fece per accompagnarlo al tavolo del
primo che, per qualche strano incantesimo, era diventato lo stesso del secondo.
Non mangiarono nulla ma nacque una bella amicizia. Risero tutta
la sera e si fermarono solo per ascoltare la pioggia di favole che cadeva dai
muri, dagli stipiti delle porte e dai piatti vuoti.
Perché, dite?
Per una svista erano approdati in un RISTORIANTE, dove tutte
le fiabe del paese si incontrano per scambiarsi i personaggi, prendersi in giro
o inventare qualche canzone. È in queste serate che nascono le favole nuove. Quei
due tizi, ad esempio, erano i protagonisti e neanche se ne sono accorti!
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