domenica 13 gennaio 2013

La rivoluzione


C’era una volta un despota
gli desputai in un occhio,
provai anche a segargli
le ruote del suo cocchio.

Ma quello andava avanti
con gran soddisfazione,
sulle schiene degli altri
cantando una canzone.

Parlai per più di un’ora,
parlavo a tanta gente,
parlai e parlai ancora
ma non ne ottenni niente.

Triste, passavo al porto,
dove trovai il monarca,
remavano quegli altri
e lui poltriva in barca.

Allora in fronte a tutti
parlai con gran coraggio,
il cuore un po’ tremava,
ma fece un ampio raggio

ed ogni mia parola
colpì il cuore degli altri
e i cuori, se li tocchi,
si fanno un po’ più grandi.

Così funziona il mondo:
chi parla per parlare,
ricordi che l’esempio
non si può raccontare.

E lo ricorda bene
colui che fu un tiranno,
ora ride con gli altri
e ha dato via lo scranno.

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