Per ogni mucca che bruca c’è un bruco che mucca. Non solo:
quel bruco ha la mucchite, malattia che viene indistintamente a tutti i bruchi
che muccano. Nessuna mucca, invece, ha mai preso una bruchite nonostante bruchi
a più non posso e se più non posso io, magari lei bruca ancora e anche molto,
alla fine che ne sappiamo? E poi io che c’entro?
È quel che dice anche il bruco:
“Scusa che c’entri tu?” si lamenta, “Sono io che ho la
mucchite! Chiamate un dottore, per dinci!”
“Signor bruco”, gli faccio notare con pazienza, “così si da
la zappa sui piedi! Se lo il dottore lo chiamiamo per Dinci, nessuno curerà più
lei!”
Ma il bruco ha ben altri problemi: si è dato la zappa sui
piedi senza avere i piedi, e questo gli sembra ancora peggio della mucchite!
“Fossi stato almeno un millepiedi...” sospira il bruco.
“Fossi stato un millebruchi...” sospira il piede.
“Fossi stato un millezappe...”, sospira il millepiedi “avrei
dissodato i campi da qui alla Pennsylvania, senza dimenticare le spiagge e i
fondali.”
Nella terra dissodata si sarebbe poi seminato con cura, dalla
cura mille piante verdi sarebbero nate, dalla loro nascita un sorriso per la
terra e dalla terra dei bruchi il volo di mille farfalle.
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