Ho cucinato una minestra alla zucca, ma la zucca non la
voleva, per cui è saltata dalla finestra atterrando sulla zucca di Adelmo,
che ha in testa un elmo. Un elmo a forma di colle. Un elmo colle. Dal peso di
quell’elmo, Adelmo stava “felmo”, che non è proprio “fermo”, ma è fermo per un
elmo. Come un elmo concepisca la fermezza, non glielo si può chiedere, ma si
può imparare appoggiandolo e standolo a guardare. Per ingannare la noia, si può
sottoporle uno scioglilingua, ma non è detto che la noia ci caschi, come non è detto
che la lingua si sciolga, come non è detto che l’elmo stia fermo, o felmo, o
Adelmo passi oppure vada via. In particolare, Adelmo non è passato, non è
andato via, non ha capito un cavolo ma con quel cavolo, anche se Adelmo non l'ha capito, si è arricchita la
minestra dandole un saporino niente male, come ci conferma la zucca con un
sorriso soddisfatto.
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