giovedì 9 febbraio 2012

il non diminutivo


Signori,
dopo ore, mesi e settimane,
l’Accademia degli errori, preventivamente consultati l’iperprofessor Fanfaronio Cilecca, il dottor Giorniglione Riposalba e il decantropo Pirillero Bugiardi e ciononostante nella certezza di sbagliare esclusivamente con grande simpatia, desidera portare alla vostra attenzione la forma non diminutiva della parola “donzella”, che riteniamo essere univocamente:

DONZA.

Da cui:
Cosa ti donza in pentola?

Piuttosto robusta quella donza, non trovi? Però ha un bel sorriso!

Un gionzo chiusi una donza in una stonza, ma dopo mi sentii molto in conza.

La donzelletta vien dalla campagna, dove la donza si era presa una sbronza.

Mi concede l’onore di questa donza?

Ma ora basta vi prego, perché le donze, forse per via del diminutivo del quale si sentono derubate, sono molto permalose. 

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