mercoledì 22 febbraio 2012

il mondo in un cappello


C’è chi le chiama rime a casaccio, 
ma sono a casa e tante ne faccio,
ne faccio tante che sembran cento, 
danzano e corrono come il vento. 
Il vento soffia sui tuoi capelli, 
sono ogni giorno sempre più belli,
lunghetti e corti come l’erbetta, 
muovon le sorti della barchetta, 
è la barchetta dei desideri, 
li esprimi e in fondo non sono seri, 
serio davvero è solo il sorriso, 
che poche volte viene deciso, 
lo scovi in giro in mezzo alla gente, 
o a una storiella divertente,
lo vedi nel sole che investe le foglie, 
nel caro spazzino che le raccoglie,
in fronte al bambino che appena nato, 
non sa ancora bene che il mondo è fatato, 
con mille folletti e pace e colori, 
che più ti distrai più ne vengono fuori,
rose e violette dal fiero cappello, 
ma il prestigiatore non fa solo quello, 
lui tocca gli sguardi per farli danzare, 
per farli nuotare nel cielo e nel mare, 
nell’ombra e nel sole di un fiato sospeso,
ma il vero tesoro non viene compreso, 
ha poco a che fare con trucchi e magia, 
ma è solo la gioia, la tua e poi la mia. 

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