C’è chi le chiama rime a casaccio,
ma sono a casa e tante ne
faccio,
ne faccio tante che sembran cento,
danzano e corrono come il vento.
Il
vento soffia sui tuoi capelli,
sono ogni giorno sempre più belli,
lunghetti e
corti come l’erbetta,
muovon le sorti della barchetta,
è la barchetta dei
desideri,
li esprimi e in fondo non sono seri,
serio davvero è solo il sorriso,
che poche volte viene deciso,
lo scovi in giro in mezzo alla gente,
o a una
storiella divertente,
lo vedi nel sole che investe le foglie,
nel caro spazzino
che le raccoglie,
in fronte al bambino che appena nato,
non sa ancora bene che
il mondo è fatato,
con mille folletti e pace e colori,
che più ti distrai più
ne vengono fuori,
rose e violette dal fiero cappello,
ma il prestigiatore non
fa solo quello,
lui tocca gli sguardi per farli danzare,
per farli nuotare nel
cielo e nel mare,
nell’ombra e nel sole di un fiato sospeso,
ma il vero tesoro
non viene compreso,
ha poco a che fare con trucchi e magia,
ma è solo la gioia,
la tua e poi la mia.
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