domenica 12 febbraio 2012

la testa del colonnello


Un giorno, al piccolo Gerolamo Drittini, campione scolastico di uso del righello, venne richiesto di disegnare una colonna.
Poiché era un bambino molto preciso, per disegnarla inguainò l’amato righello e utilizzò al suo posto un colonnello, strappandolo a un’importantissima esercitazione della marina militare.
Ne seguì un discreto putiferio: tutti i soldati della marina affollarono il cortile della scuola per reclamare il loro colonnello, a cui dovevano assolutamente chiedere un congedo.
Gerolamo, incurante del vociare, fu inflessibile di fronte alle lamentele del poveretto e continuò a tenergli la testa schiacciata sul foglio per tracciare a matita la sua meravigliosa colonna.
Sapete cosa successe?
Ne uscì una colonna perfetta, che stupì la maestra e di fronte a cui lo stesso colonnello dovette ammettere un certo talento.
Da allora, molte colonne furono tracciate con la testa del colonnello, che si concesse – per uso strettamente scolastico – a tutti i bambini del mondo, a patto ovviamente che avessero le mani pulite.
Per questa ragione, i bambini che mettono spesso le dita nel naso (sia proprio che altrui), faticano molto a disegnare una colonna come si deve: il colonnello scuote la testa e rimane imbronciato a guardarli dal banco.  

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