Ho un amico colibrì
a cui manca un venerdì.
Lo ha cercato lì per lì,
tra Pasquetta e giovedì:
giovedì non l’ha trovato,
giovedì non l’ha trovato,
sul Natale è scivolato,
ha provato anche al mercato
dove forse era già stato...
Ma era il mercato del lunedì,
Ma era il mercato del lunedì,
non lo poteva trovare lì!
Mentre cerca per davvero
Dentro il faggio e sotto il pero,
gli sentenzia un gufo saggio
gli sentenzia un gufo saggio
come un etto di formaggio:
“Tu che voli con più amore
del più docile ascensore,
vai cercando un altro giorno,
vai cercando un altro giorno,
ma non te ne fai un corno!
Te lo dico in confidenza,
a Parigi ho una credenza
su cui poggia un colibrì
che ha diciotto venerdì.
Non ti dico no se è sì,
ma dal peso di quei dì
che gli poggian sulle spalle
corre sempre verso valle:
la salita non può farla,
di volar non se ne parla
e se dico non commento
non mi par così contento!”
Così ha smesso il colibrì
di cercare il venerdì,
ma è partito per la Francia,
saltellando sulla pancia:
porta un carro elevatore,
per lenire il gran dolore
di quell’altro colibrì
che ha un po' troppi venerdì.
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