Ho sbandierato una bandiera, che non è una venditrice di
bande, ma che è una banda dalla parrucchiera.
«Tutta una banda? Una banda colorata o una banda di
liutai?»
«Mi scusi, liutai no, il liuto mi dà lo starnuto,
inoltre liutai tutto ieri e oggi vorrei fare un po’ di pausa.»
«Una banda colorata, quindi. Di che colore? E cosa ci
faceva dal parrucchiere?»
Comprava una parrucca, che è una mucca che voleva fare il
parroco, ma fu misconosciuta dalla curia per via della sua incuria e dovette
accontentarsi di una pannocchia, che non sarà una parrocchia ma è sempre meglio
che non sgranocchiare niente.
La banda era molto verde (credevi che me ne fossi
dimenticato?), di preciso verde foglia.
«E la foglia?»
Verde banda, con una venatura violacea, che è una viola un
po’ coriacea ma che si va via via ammorbidendo.
Matematicamente si potrebbe dire che, cambiano l’ordine
degli ammorbidendi, il bucato non cambia.
«Magari non cambia, ma rimane bucato?»
Rimane bucato finché qualcuno non ci mette una pezza. Bisognerebbe
chiamare un pezziere, ma riesco a trovare soltanto tappezzieri, che sono
pezzieri molto bassi. O almeno erano pezzieri, speriamo pezzoggino ancora (e
non tappezzino invece Gino, come qualcuno potrebbe pensare). In ogni caso restano
bassini, per cui c’è da sperare che il bucato non si sia cacciato troppo in
alto, o almeno che sbuchi in mano a qualcuno con le mani bucate, da cui il bucato possa cadere a
portata di tappezziere.
Ma se ci avete fatto caso, una volta che qualcuno SBUCA, il
problema del bucato è risolto senza bisogno delle pezze, con buona
soddisfazione di tutti i liutai che erano stati eliminati dalla storia ma con
cui siamo rimasti in buoni rapporti, e che ci scrutavano da una collinetta
sperando che tutto finisse per il meglio.
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