IL MAL DI PLANCIA
C’era una volta una barca con il mal di plancia. Poiché se
ne lamentava parecchio, scricchiolando a poppa e a prua, l’equipaggio
impietosito andò a cercare un dottore. Del dottore, però, non c’era neanche l’ombra.
Una delusione, perché almeno nell’ombra ci speravano. Ma niente.
Così pensarono di contattare almeno un dotto re. Questo era
un po’ più semplice, perché lì vicino c’era una sala da re, dove di re se ne
trovavano a iosa. Giangerolamo, che non era che un mozzo, ma aveva preso la
cosa molto a cuore, non aveva però la più pallida idea di come distinguere un dotto
re da un re con una normale cultura o peggio ancora, da un re del tutto
ignorante.
A CACCIA DI IDEE
Per farsi un’idea meno pallida, provò a metterne una al
sole, anche se prima dovette scovarne una, dato che, ricorderete, in principio
non aveva neanche quella. E anche scovarla
non fu facile, poiché dovette sfilarla da sotto una gallina per niente condiscendente.
Una volta ottenutala, si fece un po’ prendere dallo zelo e la
piazzò al sole di mezzogiorno, con l’autoabbronzante e senza un briciolo di
protezione, così che scoprì verso sera di aver fatto bel un pasticcio:
abbronzata com’era, la sua idea non era per niente chiara. In compenso il
pasticcio era il suo piatto preferito, e si fece una gran scorpacciata anziché pensare
a una soluzione.
Fortuna che la soluzione venne da sé, perché l’idea, che a
dirla tutta era un po’ scapigliata, sentì un impellente bisogno di ordine e si
tuffò in un secchio di brillantina col solo scopo di farsi la riga di lato.
FINALE LIGURE (erano attraccati lì!)
Così facendo, divenne un’idea sensazionalmente brillante, e
diede a tutti preziosi suggerimenti:
riguardo alla barca, chiarì all’istante di dimenticare re di
sorta, la cui saggezza si sarebbe conosciuta solo dopo molti anni di governo
(il re di Sorta se la prese un po’, perché regnava su Sorta da parecchio e gli
pareva di aver fatto un buon lavoro).
Il mal di plancia passò dopo verniciata e una bella festa
sul molo, che diede alla barca buonumore sufficiente per navigare ancora molti
anni senza scricchiolii.
Quando la barca infine partì, Giangerolamo guardava assorto verso
riva e un raggio di sole brillava nella direzione del vento.
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