mercoledì 13 giugno 2012

la lingua dei fiori


Ho un amico che si chiama Rodolfo ed è amico di un suo amico, che si chiama Rododendro. Insieme stanno cercando di imparare il linguaggio dei fiori. Meglio: Rododendro sta cercando di insegnarlo a Rodolfo, anche se, a dirla tutta, qualcosina da imparare la ha ancora anche lui.
Rodolfo impara, poco a poco. Ad esempio:
per contattare un girasole, non si può fare altro che parlare la lingua del sole. È una lingua strana, che esce dagli occhi. Per parlarla, dicono che si debba aver inspirato forte tutto l’amore del mondo. Rodolfo sostiene che ne basti anche meno, che basti anche solo un pensiero: "magari i girasoli faranno più fatica a sentirti", dice lui, "ma ti risponderanno in ogni caso con il loro sorriso cortese."
Oppure si può provare a parlare la lingua delle Violette. Per quella, sarebbe meglio chiedere alla mia amica Violetta, che però proprio oggi è fiorita in un prato un po' fuori mano. 
La lingua dei Rododendri è un po’ più semplice perché, come si poteva capire già da prima, questi fiori parlano il linguaggio dell’amicizia.
Ogni fiore parla una lingua diversa, ma ogni fiore scappa appena riesce verso una luce che è sempre la stessa, che è quella del sole. Il sole non si riesce quasi mai a guardare, finisce che bruciano gli occhi e per questo i fiori sbocciano senza nemmeno preoccuparsi di aprirli.
Se è per questo nemmeno il sole li apre, direte voi, o forse dice Rodolfo. 
Non li apre: sboccia ogni giorno ad occhi chiusi sopra tutti i prati, tutte le teste e tutti i pensieri, porta in dono tutti i colori del mondo senza nemmeno sapere chi li riceve.

In questo modo, Rodolfo e Rododendro stanno imparando la lingua dei fiori, e forse molte altre lingue. 

7 commenti:

  1. è una finestra aperta su un mondo parallelo

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  2. certamente, e anche un mondo aperto su una finestra parallela, e un parallelepipedo fenestrato (perché qui non si defenestra nessuno) su un'apertura del mondo.
    L'importante è che, per quanto parallelo, il mondo rimanga aperto alla luce del sole, così i panni asciugano prima e la bellezza scintillante della terra se ne saltella da tutte le parti.

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  3. e se fosse un tondo che ci giro in tondo e ci rigiro e son sempre lì ma sono ovunque?

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  4. perché no? l'importante è che il tondo sia luminoso e accogliente, altrimenti ci toccherà stare un po' meno ovunque e darci una bella pulita! :)

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  5. come un sorriso paffuto di un bimbo riccio e col gelato

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  6. Ma con 'tondo' vi riferite al 'cocomero tondo tondo che voleva essere il più bello del mondo'?

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  7. il più bello del mondo lo era già un pò

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