giovedì 5 luglio 2012

sempre a proposito di tori



Un giorno il professore di elettronica chiese alla signorina Perdiana, interrogata senza il congruo preavviso, di spiegargli brevemente cosa si intendesse per "generatori".
Questa fu la risposta:
«Per generatori, intendiamo ovviamente le mogli dei tori, cioè le tore. »
Il professore tentò di interromperla.
«Aspetti aspetti che le spiego meglio! So che le sembra che non c’entri, e in effetti è vero che le tore sono solo le mogli, ma, successivamente, se va tutto bene, possono diventare anche le mamme dei tori e quindi generatori. Questo tuttavia, avviene solamente se prima si trovano in stato interessante! »
L'uomo la guardò attonito, ma Perdiana era già su una nuvola che fantasticava:
«Lo stato interessante, però, fa sorgere un problema: ipotizziamo che a me interessi, per esempio, la Francia. Se dopo dovesse non interessarmi più, cosa ne sarebbe delle povere tore? Possiamo immaginare la tristezza della tora e della torella, che è la tora sua sorella (si sa che le fanciulle si lamentano spesso in coppia), che già immaginavano di giocare con il piccolo torino e invece si sono dovute fermare ad Alba. Proseguendo verso il TRAMONTO, ovvero inseguendo l’idea non tanto di un tram molto “onto” (che sarebbe “unto” con un po’ di sconto) quanto invece di MONTARE un TRAM mi ci vorrà, io credo, una scatola da almeno cinquanta milioni di pezzi. Montando invece SUL tram, risparmierei parecchi pezzi, ma il tram non sarebbe mai stato montato e rischierei di cadere pestando il naso per terra.»
Il salto mentale era così acrobatico che il professore di ginnastica, che passava proprio in quel momento, le mise un più sul registro. 
In elettronica, invece, ci fu un insufficienza.
Fortunatamente ottenne una “o” da un toro, che ne aveva due di cui non sapeva che farsi. O meglio: lo sapeva all'inizio, quando pianificava di farci giocare il piccolo torino (pensavate che fosse una storia inventata?) ma, poiché la Francia non interessava alla signorina Perdiana e la tora sua compagna si trovava proprio lì, non se ne era fatto più nulla. Così mentre la tora pianificava di spostarsi in Italia, stato probabilmente più interessante, la signorina Perdiana utilizzò la “o” per trasformare il brutto voto in una morbida INSOFFICIENZA, di fronte a cui la mamma non riuscì ad arrabbiarsi. 

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