C’era una volta un mulino, ovvero un mulo piccolo piccolo,
ma con delle pale enormi. Erano così grosse e pesavano così tanto, che il
piccolo mulo scrisse una raccomandata spiegando al Ministero dei muli da giardino
che lui non se la sentiva di andare avanti per molto a fare il mulino.
Per uno strano errore, tuttavia, la busta non arrivò al
ministero, ma al MINISTEREO che stava sulla mensola: era così piccolo, pensate,
che la musica intorno si sentiva a malapena, ma quantomeno non aveva pale giganti
da sostenere! il ministereo fu molto comprensivo
e rispose al mulino che, per quanto lo riguardava, poteva smettere già dalla
settimana successiva.
Per qualche giorno il nostro eroe rimase così un mulino a tempo,
ma la domenica stessa si trasformò in un robusto muletto, che trasportava
energicamente pale, pali, polli, palle e ogni altro peso ci si potesse
immaginare.
Fu una fortuna: poco lontano, dove molte case erano cadute dopo
un furibondo terremoto, il nostro muletto trasportò la bellezza di centoquattordicimila
mattoni, finché non fu ricostruito l’intero paese.
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