Ho un mal di testa che la
metà basta.
Per questa ragione, ne cedo metà ad un prezzo di favore,
definito con
un algoritmo insoddisfacente per chi scrive e per chi legge, che solo un
pazzo potrebbe inventare.
Ho un mal di testa da
pazzi,
per questa ragione ho
inventato un algoritmo che non è proprio soddisfacente, ma almeno non dà il mal
di testa.
Ho un mal di testa
soddisfacente,
ed essendone del
tutto soddisfatto, lo cedo per intero a chi vede tutto nero.
Lo cedo a nessun prezzo,
ritenendo di fare un gesto cortese a questo eventuale signore, confermando la
sua visione del mondo e permettendogli di darsi un sacco di ragione.
Ho un mal di testa che se
n’è andato,
ma resta un signore che
pensa sbagliato,
che vede nero anche ciò
che è bianco
e la mattina si alza già
stanco.
Quello che pensa è un
signor errore,
e tanto gli vale la
nostra iscrizione.
Qui in Accademia, entrare
in trionfo,
è rotolare con un gran
tonfo!
La tassa di ingresso è del tutto onesta:
si tolga di dosso il mio mal di testa!
Chi è molto attento può trovare due errori sottili, brillantemente nascosti. Questo gli varrà un colloquio in cui, davanti a una cioccolata al lampone, cercheremo di capire insieme perché fare gli errori e lasciarli dove sono è assai più divertente che scovarli e spazzarli via con lo scopettone.
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