Al pendolare che la mattina
va sul treno a testa china,
i problemi di tutto il giorno,
già nella testa che girano intorno,
io farei una deviazione
e saltando una stazione,
porterei il treno argentato,
su ogni lido del creato:
tra pianeti e stelle doppie,
tra cascate e fiumi a coppie,
dove è pace e non più guerra,
per le genti della terra
e se il sole è più caldino,
gli concilia un sonnellino...
Poi smontando dal vagone,
avrà in testa una visione
che è il futuro, è un sogno d’oro
che trasforma anche il lavoro.
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