C’era una volta una mucca sana come un pesce. Un’altra volta
c’era un pesce sano come una mucca, che però era malata. Non solo: il pesce
come cui la mucca era sana, era un pesce gatto, e poiché il gatto si è mangiato
il pesce, è rimasto solo un gatto, per quanto bello sazio.
Dunque abbiamo un pesce (gatto o topo, a piacere) malato
come una mucca e una mucca sana come un gatto.
Ma così si rischia di fare confusione, è cioè:
una mucca più un gatto fa matto, o affamatto, cioè un matto
affabile, o affamato, cioè un affabile del Mato Grosso, o comunque non proprio
piccolo.
Gatto più mucca fa gucca, che quando guggisce fa: “Guuuuuuuuuuuu”
e la si sente in Tanzania e in Perù.
In Tanzania però non ci sono le mucche, che sono rimaste a
casa giacché malate, né gucche, rimaste a casa perché galate, né zucche,
rimaste sotto lo zerbino per via di una zuccata che non era proprio zucchero.
In compenso, il Perù è pieno di Zulù che si sono trasferiti (un bel problema, perché
per trasguarire dovrebbero trascurarsi, ma il risultato è tutto l’opposto) su
consiglio della mucca che se già stava male prima, capite voi quanto sarà stata
a pensarci. Difatti non ci ha pensato, ma a volte le decisioni migliori si
prendono proprio così.
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