Un tamburo di burro,
per gli amici un tamburro,
vide un popo’ di oca,
per gli amici un po’ poca.
“Sarai pure abbondante,
eppur mica bastante!”
Dice il primo e sghignazza
da di dentro a una tazza.
“Sono poca, mi dici,
ma è perché ho tanti amici!”
gli risponde l’ochetta,
mentre canta e cinguetta.
Così guarda l’amico,
ma lo guarda e non sa
se lo chiede, vi dico,
come si suonerà.
Per suonarlo ha comprato
un cucchiaio d’argento,
lo vendevano a rate,
ne ho pagate duecento,
ieri mancava un euro,
oggi uno più uno
e se il sole lo scioglie,
non lo suona nessuno.
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