Per
arrivare prima, sono salito in macchina. Poiché andavo a una festa anni ’70,
scelsi una marcia un po’ retrò: inserii la retromarcia. Non sapendo dove
inserirla, la infilai nel baule e la macchina non partì. Ritentai: poiché la
prima l’avevo messa prima, optai per la vice-prima, ossia la prima in seconda,
e misi la seconda. Ma poiché misi la seconda per prima, la macchina si confuse
ed iniziò a tossire.
Fu
così che, piuttosto che niente, per seconda misi la prima, ma a seconda che mettessi
per prima la prima o la seconda, scoprì
che per la macchina faceva una bella differenza! Per manifestare il suo dissenso,
si spense per qualche minuto.
Allora
pensai di farle una sorpresa: al suo risveglio si ritrovò nientemeno che in quinta!
Un solo anno per iniziare le medie e non pensarci più!
La
macchina apprezzò il buon proposito, ma forse non aveva un grande interesse per
la sua istruzione, perché ancora una volta non partì.
Allora,
dato che aveva tutti i sedili crespi, decisi di farle una bella frizione. L’idea
della frizione fu un vero toccasana: la macchina partì all’improvviso con un
boato allegro. Le marce presero a ingranarsi una dietro l’altra, si ingranavano
così tanto che parevano un campo di pannocchie! Una volta arrivato, le raccolsi
una per una e, entro mattina, ci sfornai dell’ottimo pane di grano morbido!
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