domenica 23 dicembre 2012

Un figlio minerale


Dopo circa 5 anni di tenera convivenza, Luca e Anna, che comunque si amavano parecchio, ebbero un figlio naturale. E fin qui tutto bene, solo che ebbero anche un figlio minerale e avere un figlio minerale non è semplice.
Innanzitutto bisognerebbe capire se è quarzo o masonite, ma anche fatto quello, è comunque difficile comunicare, il dialogo langue e il pargolo tende a rimanere un po’ statico sulle proprie idee ma, siccome non le ha mai dette a nessuno, non si sa neanche se fossero buone o piuttosto stupidaggini. Immaginate la preoccupazione di due poveri genitori che non sanno neanche cosa pensi il loro figliolo e si vedono privata persino la soddisfazione di litigarci un po' durante l’adolescenza.
Prima di concludere la storia, vorrei comunque fare un saluto al figlio naturale, che si chiama Giorgio, ha un dente dritto e uno storto e non sarebbe sicuramente giusto dimenticare, anche se non è né di quarzo né di masonite.
Tornando invece al secondogenito, bisogna dire non era un minerale come molti, ma un minerale come pochi, quindi un oligominerale: con questa fortuna, ebbe modo di trovare un impiego nella catena di distribuzione dell’acqua, dalle bottiglie ai rubinetti e, nei momenti più importanti della sua carriera, persino nell’acqua di fonte. 

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