martedì 16 ottobre 2012

Nella e il volo


C’era una volta una piccola uccellina di nome Nella.
Da quando era nata, era sempre stata chiusa in una gabbietta azzurra.
Quando guardava in alto, la gabbietta le ricordava il cielo, ma i raggi del sole li poteva vedere solo dalla finestra.
Il piccolo Tommaso, che abitava nella stessa casa in cui si trovava la gabbia, ogni giorno, tornando da scuola, la salutava contento e lei rispondeva con un bel fischietto, che però non era mai allegro del tutto.
Svolacchiava qua e là nella gabbia, è vero. Non faceva nessuna fatica a procurarsi il cibo, anche questo era vero.
Eppure si sentiva sempre un poco triste, perché il desiderio di spiccare il volo al di là della gabbia era vasto e profondo.
“Oh Marina, quanto è il mio triste destino!” si lamentava spesso con la tartaruga Marina, che albergava in una vaschetta poco distante. “Eppure pensa, persino di cognome mi chiamo Gabbia, che destino fatale! Nella Gabbia! Che altra fine avrei mai potuto fare?”
La tartarughina aggrottava la rughina che aveva sulla fronte e continuava a nuotare nella vaschetta, guardandola teneramente.
Passarono le stagioni e la piccola Nella, per non rendere triste Marina, smise a poco a poco di lamentarsi. Imparò a essere contenta del sorriso di Tommasino, che le urtava la gabbietta quando era pronto in tavola e si precipitava in bagno a lavare le mani; dello sguardo premuroso della signora Pina che ogni mattina le scaldava il becchime;
dei raggi di sole che vedeva di lontano, che entravano dalla finestra e andavano a cacciarsi dappertutto.
La sensazione del volo non l’abbandonò mai, ma la malinconia diventò sempre meno, man mano che imparò a volare con il cuore.
Un volta poi, durante una splendida primavera, un raggio di sole urtò sullo specchio, lo specchio scintillò per il contraccolpo, il contraccolpo luccicante iniziò a saltellare per la stanza e, non sapendo dove altro infilarsi, si gettò tutto intero tra le piume di Nella.
Nella si guardò le zampette, sentendosi un po’ strana. Poi fece un voletto tutto emozionato e finì per sbattere di proposito contro la porta della gabbietta. 
Così scoprì una prima notizia sensazionale: era aperta!
Ma la notizia davvero speciale, fu che lei non era mai stata Nella Gabbia, ma era da sempre una splendida Gabbia Nella, e spiccò il volo in un cielo più azzurro di qualunque altro pensiero.

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