“Chi ha tende per intendere in tenda, gli altri nelle orecchie”.
Ma ecco che tra le orecchie ci fu una vera insurrezione. Erano
così scontente della frase che, tre righe fa, non so chi aveva pronunciato, che
iniziarono a tirarsi l’una con l’altra e a fare i capricci come i bambini
piccoli.
"Andrebbe meglio se andassero nei nasi?", le interrogò il vocione fuori campo che aveva parlato anche
all'inizio.
“Nei nasi, certamente!”, fecero quelle.
Ma pensate forse voi che una simile soluzione potesse andar bene?
Difatti, tutti i nasi del circondario iniziarono a
protestare con argomentazioni precise: ciò che entra da un orecchio esce spesso dall’altro, ma quel che
entra nel naso, ci resta! E le teste dei rispettivi nasi non si sarebbero mai
potute permettere di sopportare il peso di tanti sconosciuti.
La voce provò allora a chiedere alle labbra, ma queste gli
apparvero subito tutte imbronciate.
Agli occhi, ma quelli potete figurarveli, piangono già come matti per un solo
bruscolino!
Fortunatamente, tutti (chissà poi chi erano) avevano delle
tende, e per quella volta il pericolo fu scongiurato.