martedì 25 settembre 2012

il cognato


Questa è la storia di cosa successe quando Giovannino, fortemente immedesimatosi nella zecca dello stato, sostenne di aver COGNATO una moneta.
C’è un errore, dite? Si potrebbe anche pensare, dato che siamo all’Accademia degli Errori.
Invece no: Giovannino, quel giorno, aveva proprio una moneta per cognato.
Non vi dico sua sorella, che convinta di aver sposato un bel fustacchione, si ritrovò di colpo un marito di oro zecchino.
Meglio zecchino che zuccone, sostenne la nonna, ma lei non fu contenta lo stesso. In compenso fu contante, l’unico modo che le rimaneva di mantenere i contatti col suo marito fresco di conio – o di cogno? O di cognome?
“Franchi.”
Oh mamma! E di nome?
"Marco."
Buonanotte. Dunque Antonietta ha anche un marito fuori corso, e sì che al liceo sembrava così intelligente.
Antonietta, per chi non l’avesse capito, è la sorella di Giovannino, che ora è una banconota. Difatti è nota al banco, e il banco a cui è nota è quello di Luca, compagno di banco di Giovannino che colleziona monete fuori corso.
Giovannino, dopo una bella trattativa,  ha scambiato il cognato con una figurina del calcio (non pensate a un calciatore, è proprio una figurina che raffigura un calcio), ha venduto la merenda in cambio della sorella e ha riunito la famiglia in un grande salvadanaio a porcellino.
Nel salvadanaio c’era un prato, sul prato splendeva un sole smagliante e la sera, prima di arrivare, ci ha messo tutto il giorno e anche di più. 








Questa storia è vera e posso dimostrarlo. 
Ecco la foto del porcellino:




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