Feci un salto da Gianluca,
gli centrai però la nuca,
ripiegai su zia Serena,
ma le caddi sulla schiena.
Mi sfogai con Manuelito,
ma anche a lui pestai un dito.
Piansi poi da nonna Ernesta
(che si riparò la testa)
ma inciampai in nonno Evaristo,
giusto giusto sul menisco.
Poco dopo incontrai Livia:
le distorsi un po’ la tibia,
mentre invece a Ganimede,
col tallone andai sul piede.
Forse sono un po’ maldestro,
ma seguendo un certo estro
mi son fatto tanti amici
che mi inseguono felici:
qualcheduno ha le stampelle,
qualcun altro va a rotelle,
io sicuro corro forte,
(non sfidando la mia sorte):
se mi prendono è uno smacco
ma per l’ospedale Sacco!
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