Il mio amico Giacomo è un cinghiale,
è un manico di bottiglia, è un pescatore. Il mio amico Giampiero è un Gianni, è
un Piero ed è la primavera. Il mio amico Giangiorgio è andato a pescare, è
stato pescato ad andare a pescare, ed è andato con chi l’ha pescato ad andare a
pescare: è andato al mare, dove si pesca. Non solo: è andato al mare, dove si
nuota. Non è finita: è andato al mare dove si respira, si canta alla sera, si guarda
lontano e si sorride al silenzio.
Il mio amico Luca è un agricoltore,
ma è anche l’ecologia, ed è anche le nuvole rosa e verdi che passano dal
tramonto alla fantasia.
La mia amica Rosa è la fantasia, è
la primavera (proprio come Giacomo), è le risate. È la malinconia quando è
appena passata, e va a braccetto col mio amico Luigi, che è il sollievo, e con
Dario, che è il coraggio. Il mio amico Luigi però è anche un Luigi d’oro, anche
se è impossibile da comprare. Ed è un solaio, di quelli affascinanti pieni di
segreti dei bisnonni. Il mio amico Dario, invece, è un coro di voci. Lo stesso coro
di Giuliana, che però è un coro di pensieri. Lo stesso coro di Alberto, che è l’emozione
di essere tutti vivi nello stesso momento. Tutti insieme sono il mio cuore, o
forse io il loro. Tutti insieme sono un mondo, ed io sono quel mondo.
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