venerdì 26 aprile 2013

Il lucido naso


Ho quest’oggi ricevuto,
un quadrato di velluto,
ma per lucidarmi il naso,
ne volevo uno di raso.

Ricordandomi la dieta,
ne ho inghiottito uno di seta
(c’era più soddisfazione
a mangiarne di cotone),

ma il mio naso è ancora opaco,
e così, di seta un baco
– gran potere lucidante! –
coltivai seduta stante!

Seguitaron giorni belli,
lucidai tutti i pomelli,
ma anche vetri, sedie, sdraio,
della penna il calamaio

e tra questo ben di Dio,
sento: “Ehi! Ci sono anch’io!”
È la voce del nasino,
che ora lucido a puntino! 

sabato 20 aprile 2013

Il tavoletto

Messo un tavolo sul letto,
ho ottenuto un tavoletto, 
che ha poi sposato una tavoletta 
che se n’è andata di tutta fretta.

Ho omesso il tavolo e così il letto, 
se ne è rimasto solo soletto, 
per il dolore e la nostalgia, 
andò a trovare sua nonna Maria.

Dopo altri sette, il mio tavoletto, 
è diventato un ottavo letto, 
caldo giaciglio di un bel nanetto, 
che ci ha dormito senza sospetto.

C'è una gran folla sopra quel letto,
che, riassumendo, fa un bel folletto. 
Dorme il folletto tra sogni di gloria, 
ivi compresa la nostra storia!

venerdì 19 aprile 2013

Il molle naso


Il mio amico ha un naso molle,
se lo schiacci fa le bolle,
se lo giri fa un frastuono
e ha le guglie come il duomo.

La mia amica ha il naso duro
e ci fa i buchi nel muro,
il suo naso è tanto ammodo
ma il mio muro è un colabrodo!

Con il naso molle e duro,
ho guardato il mio futuro,
ma non ci ho trovato niente:
era tutto nel presente!

Con il naso duro e molle,
ho parlato a delle folle,
solo uno ne ho persuaso:
il padrone del mio naso!

martedì 16 aprile 2013

Un equo scambio


Alla gentile banca centrale,
vorrei proporre un affare speciale.

Lei saprà bene che, come Stato,
il mio paese è un po’ indebitato

e questo debito brutto e cattivo,
si pena tanto a tenerlo vivo:

gran sacrifici, tutti scontenti,
vivono mogi e stringono i denti.

Così le dico, andiamo alla pari:
devo pagarla e non ho i denari.

Stando alla prassi le dovrò dare
case e palazzi, mobili e scale.

Così sia fatto e, dalla A alla Z,
la pagherò con la stessa moneta:

apra la borsa e, prima che parta,
eccole qui cento case di carta!


lunedì 15 aprile 2013

Che cos'è la primavera


Dentro il parco mi sollazzo
squartinando come un pazzo,
sopra il prato dritto dritto,
con i piedi sul soffitto,

con lo sguardo dentro il cuore,
con il naso dentro un fiore,
con le mani sopra un ramo,
brilla il sole e allora amo.

Più lontana ora è la sera,
brilla forte primavera,
trovo il sole e non so dove
ritrovarlo quando piove.

Piove spesso sulla terra,
per il PIL si fa la guerra,
ma se mi ricordo il sole,
tolgo forza al mio dolore,

e ogni gesto che è diviso,
lo ritrovo in un sorriso,
che non devo mai cercare,
ma che nasce da donare.

Un sorriso ad ogni uomo,
per le strade, sopra il Duomo,
fino ai monti e alla foresta
e la primavera è questa. 

domenica 14 aprile 2013

La bimba betulla


Ho cercato una fanciulla
al sapore di betulla,
domandai a mio cognato
ma il sapore era di prato.

Domandai a un professore,
ma il sapore era di fiore,
domandai pure in un chiosco,
ma il sapore era di bosco.

Incontrai infine una culla
proprio sotto una betulla,
c’era dentro una bambina
al sapor di rosa fina,

fina quasi come un foglio,
al sapore di germoglio,
che per diventare fusto,
sa aspettare il tempo giusto. 

sabato 13 aprile 2013

Le sagge giovenche


Tre giovenche di Novate
si prendevano a legnate,

arrivando poi a Legnano,
se le davano più piano,

alla volta del Perù,
non ce n’eran quasi più...

e nel centro di Crotone
si son date un bel bacione!