Questa crisi è un tormentone,
ci ho rimesso la pensione!
Questa crisi è un bel problema,
si potrà cambiare schema?
Questa crisi è un cupo dramma,
però chi è che la programma
e da comode poltrone
toglie il pane alle persone?
Se una multinazionale
di nascosto opera il male,
vuoi toccare il suo diritto
di operare per profitto?
Vuoi toccar la BCE,
che è qui ed opera per te,
con la pronta soluzione
per calmare l’inflazione
che con cura ha generato
per strapparti casa e prato?
Questa crisi nasce – forse –
per strapparci le risorse
e i diritti conquistati
da parenti ed antenati?
O per imporre un modello
che non ha nulla di bello,
con la gente rassegnata
tutta quanta numerata?
Se è così, direi, perciò,
che la mia risposta è NO!
Prima di cambiar pianeta,
ci stampiamo la moneta
(mica troppa: quanto basta,
‘ché non manchi mai la pasta!).
Con il cibo al silicone
mi rifaccio il copertone
e coltivo nella terra,
frutta sana, buona e bella,
Voglio cieli azzurri e belli
dove volino gli uccelli,
senza spazio per le scie
e le loro malattie.
Ma la cura, la migliore,
quella per guarire il cuore,
è di non aver paura
di iniziare noi la cura.
Lo possiamo fare insieme,
basterà volersi bene,
tra di noi ma anche a noi stessi,
senza drammi o strani eccessi.
Nel mio cuore c’è la terra
da salvare da una guerra,
nella terra c’è il mio nome,
mio e di tutte le persone
che le danno la speranza,
costruendo l’abbondanza,
non di oggetti e distrazioni,
ma coraggio e decisioni!
E non si può fare senza
la più gran benevolenza,
ma la cerco e son sicuro:
questo cambierà il futuro!