Questa è la storia di cosa successe quando Giovannino, fortemente
immedesimatosi nella zecca dello stato, sostenne di aver COGNATO una moneta.
C’è un errore, dite? Si potrebbe anche pensare, dato che
siamo all’Accademia degli Errori.
Invece no: Giovannino, quel giorno, aveva proprio una moneta
per cognato.
Non vi dico sua sorella, che convinta di aver sposato un bel
fustacchione, si ritrovò di colpo un marito di oro zecchino.
Meglio zecchino che zuccone, sostenne la nonna, ma lei non
fu contenta lo stesso. In compenso fu contante, l’unico modo che le rimaneva di
mantenere i contatti col suo marito fresco di conio – o di cogno? O di cognome?
“Franchi.”
Oh mamma! E di nome?
"Marco."
Buonanotte. Dunque Antonietta ha anche un marito fuori
corso, e sì che al liceo sembrava così intelligente.
Antonietta, per chi non l’avesse capito, è la sorella di
Giovannino, che ora è una banconota. Difatti è nota al banco, e il banco a cui
è nota è quello di Luca, compagno di banco di Giovannino che colleziona monete
fuori corso.
Giovannino, dopo una bella trattativa, ha scambiato il cognato con una figurina del
calcio (non pensate a un calciatore, è proprio una figurina che raffigura un
calcio), ha venduto la merenda in cambio della sorella e ha riunito la famiglia
in un grande salvadanaio a porcellino.
Nel salvadanaio c’era un prato, sul prato splendeva un sole
smagliante e la sera, prima di arrivare, ci ha messo tutto il giorno e anche di
più.
Questa storia è vera e posso dimostrarlo.
Ecco la foto del
porcellino: