Conosco un tale che è proprio tagliato per la vita del regnante:
è un re nato, e si chiama Renato.
Tutti le domeniche Renato e gli altri re suoi amici, si
trovano a giocare in un grande prato che confina con tutti i regni.
Quasi sempre prendono in giro il povero Re Gino:
“ciao Regino,” gli dicono, “dove hai lasciato tua FRATELLA?
"Mio SORELLO maggiore è in
ritardo, ma arriva per le tre e mezza!”
Povero Gino, e dire che lui è così buono che non ha mai
dichiarato guerra a nessuno, neanche a suo Cugino, che si chiama anche lui Gino
e vive in un cucù.
Alla fine lo prendono in giro così tanto a quel modo, che una
volta una FRATELLA arriva davvero: è un incrocio tra un FRATE e una
FRITTELLA, cioè un predicatore tutto sbocconccellato (a assaggiarlo, davvero gustoso), con la faccia preoccupatissima, che continua a ripetere “Sono
fritto!”
Poco dopo, ecco un'altra FRATELLA di tutt'altra specie, nata quella mattina da una FRASCA e una CARAMELLA, alla cui ombra si schiacciano dei sonnellini davvero dolcissimi.
Questi sonnellini sono così dolci che, quando provavano a chiedere
di non essere schiacciati, nessuno presta loro attenzione. Uno di loro, poverino, loro tenta di richiamare l’attenzione gridando: “Son Nellino!”. Ma nessuno lo ascolta, forse perché non è un re (una volta, a dire il vero, lo era, ma il piccolo Re Nellino" fu inavvertitamente scambiato per "Rene Lino" da un chirurgo di passaggio che lo trapiantato in un luogo a noi sconosciuto).
Tornando invece al grande prato regale, non si è vista per ora alcuna
traccia di un SORELLO; accade però che Gino, che cammina guardando
attentamente il suo naso, sia molto SORPRESO di scontrarsi con un POVERELLO di nome
Aldo, che ha appena perduto il suo regno a tresette.
I due diventano amici così inseparabili che sembrano uno
solo: vedendoli arrivare da lontano, i re gridano: "guardate, arriva Ginaldo!”. E Ginaldo, per un re, è nome tanto sontuoso che nessuno potrebbe mai sognarsi di prenderlo in giro.