mercoledì 6 novembre 2013

Lezioni di navigazione

CAPITOLO 1 - LA BARCA A RENI

Una volta Piero doveva andare al di là non del suo naso, non delle apparenze, ma della sponda del fiume. Cercò di prendere il problema di sponda, ma alla fine dovette affrontarlo in maniera diretta, perché: non aveva i remi. In compenso aveva la barca, che non è mica poco, quando vuoi andare al di là della sponda di un fiume. In mezzo alla corrente e facendo ciao ai pesci, il discorso della propulsione diventò però pressante, così che Nicoletto (che una volta era Piero, ma adesso, evidentemente, Nicoletto) decise di propellere a suon di colpi di reni.

CAPITOLO 2 - LA BARCA A RAMI

Scoraggiato dalla lentezza dei suoi reni, decise di fabbricare dei remi. Per fare un remo ci vuole l’albero, per fare l’albero ci vuole il seme e per vederlo crescere un sacco di pazienza. E Nicoletto, pensate un po’, la trovò. Era primavera quando sulla sua barca spuntò il primo germoglio, che si fece un bell’alberello con un sacco di rami e rametti. In tutto quel tempo, però, Nicoletto e la pianta erano diventati amici e di utilizzare i suoi beni rami come remi, proprio ne se ne parlava.

CAPITOLO 3 – LA BARCA A RAME

Senza saper leggere né scrivere, Nicoletto non lesse né scrisse, però costruì una speciale copertura di rame, famoso per essere un grande conduttore. Difatti condusse un sacco di calore dall’altra parte del fiume; la barca, tuttavia, rimase bella che ferma.

CAPITOLO 4 – LA BARCA A RANE

Nell’incertezza su come proseguire, Nicoletto improvvisò un invito a quelle che, secondo lui,  erano delle signore esperte di navigazione. Invece non erano signore neanche un po’, dati i versacci che facevano. Quanto alla navigazione, ognuna gli diede un consiglio diverso e Nicoletto non ne capì neanche uno.

CAPITOLO 5 – LA BARCA A ROMA

Intanto che Nicoletto non attraversava, capirete da voi che la corrente si portava a spasso la bella barca azzurra. Avvenne così di scoprire che il fiume sull’altra sponda del quale il nostro eroe voleva andare, era il Tevere. Bene, direte voi. “Bene”, disse anche Nicoletto, “visiterò il Colosseo e farò anche un salutino a Marco, che a Roma ci abita da quando era bambino, con tanto che ha 4 anni”.

CAPITOLO  – LA BARCA A REMO

Avvenne così che Nicoletto, stufo e arcistufo di non attraversare, regalò la barca a Remo, che passava proprio di lì. Remo la regalò a Romolo e Romolo la portò allo zoo per regalarla a una certa loro parente.

Nicoletto ricavò invece una barca nuova, leggera leggera, da un petalo di tulipano, costruì una vela con un altro petalo e con un soffio leggero, fu in un baleno dall’altra parte del fiume.

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