domenica 17 novembre 2013

Le parole a fisarmonica

Manodopera
Mano do pera
Do una mano a una pera, magari aiutandola, appena raggiunge la maturità, a cadere dal ramo senza farsi male. Al proposito, qualcuno di voi ha una piccola rete per farfalle?

Filastrocca
Fila astro bocca
Fila un astro di bocca in bocca, perché qualche volta sono stelle, altre piccoli meteoriti di frutta candita, ma in ogni caso, se si leggono a chi si ama, si diventa tutti brillanti. Un mio amico, per questa ragione, è finito su un anello che è poi stato regalato alla regina di Prussia.

Abnegazione
A B negazione
Negazione dell’albabeto

Note: ero pronto a prodigarmi nell’apologia dell’alfabeto fenicio, ma non ho potuto che constatare che, per un motivo inaspettato, ci si trova a parlare di albabeto. Dedichiamo quindi due parole all’albabeto:
l’albabeto è la voce dell’alba, ed è una voce di stupore:

Alba be to
Alba? Be’! Toh!

Ci si poteva aspettare uno stupore più ammirato, ma Lanzecchio, il burattino di porcellana che per la prima volta ha pronunciato il nome “Albabeto”, è un tipo pragmatico. Fragile come la porcellana e volendo anche un poco tagliente.
Una volta, dalla regina di Prussia, tentò di tagliarle dall’anello un pezzo di brillante, che altri non era che il mio amico, ricavando per questo una condanna.

1. Con-danna
Perché se uno si danna, si dannano per forza anche gli altri.

2. Cond Anna
Condimento Anna
Il condimento di Anna, che era, se non erro, olio di putiferio e sale fino al cielo.
Ma forse anche

3. Cond Anna
le condizioni di Anna, che probabilmente si con-danna insieme al Lanzecchio, aspettando una parola di indulgenza dalla regina di Prussia.

Per indurre la regina a riflettere sulla caducità del regno, le abbiamo ricordato ch

Prussia
Prugna Russia
E dunque la Prussia è una prugna di Russia.
Sempre meglio di una prugna che russa, o di una russa che pugna, cioè combatte alacremente, potrebbe pensare la regina di Prussia. Ma sempre una prugna rimane.

Rimane
Rima stamane
Vado in rima da stamane, questa prosa difatti è una breve interruzione a sua volta interrotta da questo inciso che ora però interrompo.

Interrompo
Interro e rompo
Quindi interro quel che rompo, che è anche più grave che rompere quel che si interra, magari per disattenzione. Signori, qui si parla di responsabilità!
Che colpa ne abbiamo, direbbe Piergianni,
se la regina di Prussia è così di malumore? Sei stato tu a dirle che governava una prugna!
“Forse intendevi una pera?” chiese Piera.
“La pera è caduta e non si è fatta male, grazie a una rete per farfalle. Sia lodata la manodopera”.
Acclamazioni di giubilo!
Non solo: ora che la pera è arrivata a terra serena, mi è rimasta una mano libera. Scriverò quindi a mano libera alla mia amica manolesta

Manolesta
Ma no le sta
“Ma non le sta venendo neanche un po’ di voglia di indulgere, di fronte a questo po’ po’ di frutta?”
Chiese la Manolesta alla regina di Prussia.
La regina, per non essere da meno, indulse non una, ma due volte:
durante la prima liberò Lanzecchio, Anna e tutti gli abitanti della piccola prugna di Prussia, da tutte le condanne presenti, passate e future.
Durante la seconda indulse di fronte alla frutta, che era stata candita per le feste da due dolci meteoriti che passavano per la galassia Alfa 1-1 (si legge: alfa uno pari).

Dato che la frutta era stata candita per le feste, le feste iniziarono quasi subito, con grande gioia di tutti i partecipanti della storia, ossia nientemeno che voi! 

1 commento:

  1. oh!lo stupore dell'albabeto! anch'io voglio un po' di olio di putiferio e sale fino al cielo!
    questo è il bello quando si sente che ll'italiano non è la propria lingua madre, ma la propria lingua matrigna, e così ogni parola non è ancora del tutto fusa con IL suo significato, ma è ancora buffa e misteriosa o saggia...

    http://charosullaterra.blogspot.it/2010/10/glossario-della-madre-mannaggia.html

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