Manodopera
Mano do pera
Do una mano a una pera, magari aiutandola, appena raggiunge
la maturità, a cadere dal ramo senza farsi male. Al proposito, qualcuno di voi
ha una piccola rete per farfalle?
Filastrocca
Fila astro bocca
Fila un astro di bocca in bocca, perché qualche volta sono
stelle, altre piccoli meteoriti di frutta candita, ma in ogni caso, se si
leggono a chi si ama, si diventa tutti brillanti. Un mio amico, per questa
ragione, è finito su un anello che è poi stato regalato alla regina di Prussia.
Abnegazione
A B negazione
Negazione dell’albabeto
Note: ero pronto a prodigarmi nell’apologia dell’alfabeto
fenicio, ma non ho potuto che constatare che, per un motivo inaspettato, ci si
trova a parlare di albabeto. Dedichiamo quindi due parole all’albabeto:
l’albabeto è la voce dell’alba, ed è una voce di stupore:
Alba be to
Alba? Be’!
Toh!
Ci si poteva aspettare uno stupore più ammirato, ma
Lanzecchio, il burattino di porcellana che per la prima volta ha pronunciato il
nome “Albabeto”, è un tipo pragmatico. Fragile come la porcellana e volendo
anche un poco tagliente.
Una volta, dalla regina di Prussia, tentò di tagliarle dall’anello
un pezzo di brillante, che altri non era che il mio amico, ricavando per questo
una condanna.
1. Con-danna
Perché se uno si danna, si dannano per forza anche gli
altri.
2. Cond Anna
Condimento Anna
Il condimento di Anna, che era, se non erro, olio di
putiferio e sale fino al cielo.
Ma forse anche
3. Cond Anna
le condizioni di Anna, che probabilmente si
con-danna insieme al Lanzecchio, aspettando una parola di indulgenza dalla
regina di Prussia.
Per indurre la regina a riflettere sulla caducità del regno,
le abbiamo ricordato ch
Prussia
Prugna Russia
E dunque la Prussia è una prugna di Russia.
Sempre meglio di una prugna che russa, o di una russa che
pugna, cioè combatte alacremente, potrebbe pensare la regina di Prussia. Ma
sempre una prugna rimane.
Rimane
Rima stamane
Vado in rima da stamane, questa prosa difatti è una breve
interruzione a sua volta interrotta da questo inciso che ora però interrompo.
Interrompo
Interro e rompo
Quindi interro quel che rompo, che è anche più grave che
rompere quel che si interra, magari per disattenzione. Signori, qui si parla di
responsabilità!
Che colpa ne abbiamo, direbbe Piergianni,
se la regina di Prussia è così di malumore? Sei stato tu a
dirle che governava una prugna!
“Forse intendevi una pera?” chiese Piera.
“La pera è caduta e non si è fatta male, grazie a una rete
per farfalle. Sia lodata la manodopera”.
Acclamazioni di giubilo!
Non solo: ora che la pera è arrivata a terra serena, mi è
rimasta una mano libera. Scriverò quindi a mano libera alla mia amica manolesta
Manolesta
Ma no le sta
“Ma non le sta venendo neanche un po’ di voglia di indulgere, di fronte a questo po’ po’ di frutta?”
Chiese la Manolesta alla regina di Prussia.
La regina, per non essere da meno, indulse non una, ma due
volte:
durante la prima liberò Lanzecchio, Anna e tutti gli
abitanti della piccola prugna di Prussia, da tutte le condanne presenti,
passate e future.
Durante la seconda indulse di fronte alla frutta, che era
stata candita per le feste da due dolci meteoriti che passavano per la galassia
Alfa 1-1 (si legge: alfa uno pari).
Dato che la frutta era stata candita per le feste, le feste iniziarono
quasi subito, con grande gioia di tutti i partecipanti della storia, ossia nientemeno che voi!