L’amico più simpatico che conosco, è anche il più peloso. Un
bambinone peloso che gira il mondo sulla sua barba a vela, e mi ha invitato a
fare un giro con lui.
Per salire a bordo, bisogna circumnavigare l’orecchio, usare
il lobo come trampolino e, a mezz’aria, aggrapparsi al volo al venticinquesimo
pelo di nord ovest. Ci si lascia quindi scorrere tranquillamente verso il basso
ed eccoci arrivati.
La barba a vela, come immaginate, va a starnuti. La vela fa
da naso ed il naso fa da motore, interamente alimentato ad allergia di
primavera. Ora che la metà di aprile, si va che è una meraviglia!
Abbiamo così visitato:
la testata del letto;
il pavimento;
lo stipite della porta;
il poggiatesta della macchina;
Sesto San Giovanni;
l’omeopata, il farmacista, l’elettrauto e la doccia, nel
mezzo della quale gli eventi atmosferici ci hanno costretto ad abbandonare la
barba. Ma in barba agli eventi atmosferici, ci siamo portati via il ricordo di questo
viaggio, già pregustando le avventure della prossima primavera!