venerdì 6 settembre 2013

Tintinnina

Conoscevo Tintinnina,
abitava giù in cantina,
se era allegra tintinnava,
se era triste ci provava,

e provando e riprovando,
tutta allegra tintinnando,
sequestrava la tristezza 
in un trillo di dolcezza.

Un tavolo che balla

Ho un tavolo che balla,
difatti è molto allegro,
di giorno gioca a palla,
la notte con i lego.

È un tavolo azzurrino
di stelle e compensato,
lo avevo da bambino,
così l’ho sempre amato.

È un tavolo che forse,
puoi prendere anche tu,
se lasci le tue borse
e corri un po’ all’insù!

Un tavolo che balla,
e sa di fiordaliso,
a forma di farfalla 
e sempre col sorriso. 

giovedì 5 settembre 2013

Le impronte del conte

Conosco un conte che lascia impronte sopra la fronte di un bisonte, ed un bisonte che è un mastodonte ma si confonde grazie alle impronte: cerca la fonte ma trova un ponte e manda a monte tutte le impronte. Così che il conte, di gesta pronte, fila sul monte, prende le impronte, trova il bisonte fermo sul ponte, prende la mira, cerca la fronte, ma poi si incanta con l’orizzonte.

E l’orizzonte gli suggerì: prendi le impronte e lasciale lì! 

La nascita del rinoceronte

Un giorno Ronte, che si cercava,
incontrò Rino, che passeggiava.
Quando ce l’ebbe bene di fronte,
gli chiese: “Scusi, Rino, c’è Ronte?”

Quello, sorpreso, disse di no,
ma sta di fatto che si inventò,
un animale affatto ingombrante, 
che oggi fa il paio con l’elefante. 

sabato 31 agosto 2013

Il sorriso-vacanza

Vacanze belle vacanze brutte,
tanto più umide quanto più asciutte,

tanto più comode quanto noiose,
tanto speciali per altre cose,

come staccare un po’ dalla noia,
come concedersi un poco di gioia...

Cercavi un angolo di paradiso?
La gioia vive in un solo sorriso!

Che stiate a casa o che anche partiate,
ecco la meta per quest’estate! 

venerdì 30 agosto 2013

La corriera

Una volta un corriere che leggeva il corriere, corse di gran carriera per prendere la corriera. Riuscì a prenderla, ma poiché la lettura lo impegnava molto, la appoggiò distrattamente sul davanzale, col rischio che centrasse un vaso di fiori.
Fortunatamente i fiori furono di ispirazione per l’autista, che deviò su una nuvola di cartapesta poco distante dal tetto del palazzo. Il palazzo era poco distante da un lago, che era poco distante da un monte, che era poco distante dalle stelle. Per vederle, bisognava aspettare che il giorno passasse dall’altra parte del mondo. Nessun problema per il corriere, sempre concentratissimo nella lettura. Qualche preoccupazione per i passeggeri della corriera, che temevano che la cartapesta potesse cedere in caso di pioggia. Ma non piovve. Al posto della pioggia venne un arcobaleno che si era perso e chiedeva indicazioni per raggiungere un certo tesoro. L’autista pensò al tesoro più grande che gli veniva in mente e gli indicò le stelle. Le stelle gli indicarono il monte, che si impennava sui prati con dolce maestà. Il monte intonò una canzone di pioggia dissetante, che finì nel lago ma evitò la nuvola di cartapesta, con grande allegria dei presenti che, si gustarono lo spettacolo fino all’ultimo boccone.
Intanto si faceva sera e i passeggeri della corriera iniziarono a sentire freddo e fame. L’arcobaleno, che aveva ascoltato tutti ma alla fin fine non si era ancora mosso, offrì allora la sua tonda schiena alla corriera, che scoprì in un secondo la strada di casa; è così che l’arcobaleno trovò il tesoro, proprio mentre il corriere chiudeva il corriere e le prime stelle tintinnavano da lontano.

mercoledì 28 agosto 2013

Il bruco e la foglia

Questa è la storia del bruco che mangiava la foglia, una foglia che non si muoveva. Non si muoveva perché era lenta ed era lenta perché era una foglia di banano e i banani, si sa, non hanno fretta. Difatti non vanno quasi mai in giro, limitandosi a danzare un po' al vento quando la brezza è decisa. Quando la brezza non è decisa, le danno più tempo perché i banani sono piante generose, oltre a non avere fretta. Così si lasciano mangiare le foglie sorridendo, dai bruchi e dalle farfalle. Le farfalle a volte sono gialle, altre verde smeraldo, altre ancora sono solo dei bruchi. Bruchi che non hanno fretta, e si gustano una foglia dopo l'altra, mentre il cielo intero aspetta il loro volo con pazienza.