venerdì 30 agosto 2013

La corriera

Una volta un corriere che leggeva il corriere, corse di gran carriera per prendere la corriera. Riuscì a prenderla, ma poiché la lettura lo impegnava molto, la appoggiò distrattamente sul davanzale, col rischio che centrasse un vaso di fiori.
Fortunatamente i fiori furono di ispirazione per l’autista, che deviò su una nuvola di cartapesta poco distante dal tetto del palazzo. Il palazzo era poco distante da un lago, che era poco distante da un monte, che era poco distante dalle stelle. Per vederle, bisognava aspettare che il giorno passasse dall’altra parte del mondo. Nessun problema per il corriere, sempre concentratissimo nella lettura. Qualche preoccupazione per i passeggeri della corriera, che temevano che la cartapesta potesse cedere in caso di pioggia. Ma non piovve. Al posto della pioggia venne un arcobaleno che si era perso e chiedeva indicazioni per raggiungere un certo tesoro. L’autista pensò al tesoro più grande che gli veniva in mente e gli indicò le stelle. Le stelle gli indicarono il monte, che si impennava sui prati con dolce maestà. Il monte intonò una canzone di pioggia dissetante, che finì nel lago ma evitò la nuvola di cartapesta, con grande allegria dei presenti che, si gustarono lo spettacolo fino all’ultimo boccone.
Intanto si faceva sera e i passeggeri della corriera iniziarono a sentire freddo e fame. L’arcobaleno, che aveva ascoltato tutti ma alla fin fine non si era ancora mosso, offrì allora la sua tonda schiena alla corriera, che scoprì in un secondo la strada di casa; è così che l’arcobaleno trovò il tesoro, proprio mentre il corriere chiudeva il corriere e le prime stelle tintinnavano da lontano.

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