mercoledì 6 giugno 2012

il tallone della bertuccia


Il povero Achille aveva un cruccio,
ma lo teneva dentro un astuccio.

Vi dico ora una cosa mattana:
l’astuccio era uguale a una grossa banana!

Più tardi è arrivata una bella bertuccia,
che ne ha avanzato soltanto la buccia. 

La cosa non fu niente affatto carina,
difatti di colpo, la poverina

si ritrovò così, in pianta stabile
con un tallone assai vulnerabile. 

La scimmia prese un aspetto sconvolto,
ma la soluzione non tardò molto: 

le ricordò il suo prozio Gedeone
che le bertucce non hanno il tallone.

la candeggina


Ho un amico un po’ irritato:
l’han pettinato dal lato sbagliato.

Non solo: il mio amico si chiama Lino
ed hanno usato uno spazzolino,

ma subito dopo uno spazzolone,
il che ha complicato la situazione:

infatti suo nonno, che dorme in bagno,
voleva usarlo contro ad un ragno,

ma poiché era sporco di brillantina,
gli ha fatto un lavaggio di candeggina.

La candeggina, in qualunque misura,
produce danno alla pettinatura,

difatti il mio amico, già un po’ spettinato
si è ritrovato di colpo invecchiato. 

martedì 5 giugno 2012

la presa


Ho un amica un po’ incompresa
senza dita nella presa
ma la presa è un po’ incallita
e va lei verso le dita.

Non le piace, non va bene
ma per far contento Gene
(di elettronica studente,
che capisce poco o niente)

solo un dito, per favore,
ficca dentro, ma che errore!
Era la presa della Bastiglia
E non vi dico che parapiglia!

Sono usciti dei francesi
Che non vedeva da mesi,
sono usciti gli ostrogoti,
di sicuro meno noti,

Uno di questi ha un naso bionico
che serve a sancire l’errore storico:
la storia difatti è tutta sbagliata,
ma la mia amica così l’ha imparata.

La studia di fretta, da qualche mese,
con tutte le dita ben dentro le prese,
e se le toglie perché son tante
ecco di colpo che torna ignorante. 

lunedì 4 giugno 2012

la specialità


Se io varco qui una soglia,
mi ritrovo in una sogliola,
se qualcuno poi la sfoglia,
si ritrova su una fogliola,

che è una foglia che fa “hola!”
e chi ancora non lo sa,
dovrà certo andare a scuola
a imparar ste cose qua.

Quando bene le ha imparate
e non sa cos’altro fare,
può ben ridere a palate,
nelle pause poi cantare.

Le palate di risate
vengon buone per Natale,
quando sono appassionate
e ciascuno è un po’ speciale.

Ma diceva anche un mio amico,
nato un po’ dopo settembre,
che, dal naso all’ombelico
son speciali tutti sempre. 

giovedì 31 maggio 2012

il saltinbanco


Un saltimbanco
saltò sul banco.
e per incanto,
vide lì accanto

una saltimbanca!
Che saltò in banca,
si ruppe un’anca,
si sentì stanca,

la fece Franca,
poi su una panca
si riposò
dicendo “ohibò!”

Il saltinbanco
fu molto franco
ma poco Antonio
e in matrimonio

la prese e poi 
venne con noi;
dove però 
non vi dirò. 


mercoledì 30 maggio 2012

la voglia

Quella signora là sulla soglia
sul naso ha una voglia a forma di foglia

Se io la voglio non me ne voglia,
se gliela tolgo sarà un po' spoglia

e il suo nasotto, giù nel risotto
nasconderà da com'è ridotto.

Fortuna nel riso si trova anche un re,
con una voglia che sa di purè

con cui le ha bagnato la punta del naso
e la porta via su un cavallo di raso.

lunedì 28 maggio 2012

un problema matematico

ANTEFRATTO

C’era un gatto che era FRATTO
E ci diventava matto.
Non sapeva fratto cosa,
né se giallo oppure rosa.

PRIMO ATTO

Se ne stava sempre in posa 
A aspettare chissà cosa.
Finché un giorno, sotto il fratto,
venne avanti quatto quatto,

un topino di gelato
per cui l’han moltiplicato.
Così il per annulla il fratto,
e si chiude questo atto.

ATTO SECONDO

C’era un gatto che era PER,
si grattava un po’ il seder,
miagolare gli piaceva,
lo grattavi e lui rideva,

il suo riso era PER tutti
per i belli e per i brutti,
ma anche un brutto, lui lo vide
è uno bello quando ride.