mercoledì 2 maggio 2012

filastrocche a tempo


Filastrocca di mezzo secondo,
percorre tutte le vie del mondo,
dura un istante, ma proprio poco,
ma porta a tutti un momento di gioco.

Filastrocca di un secondo intero,
perché solo mezzo non basta davvero.
Volevo giocare con l'altra metà,
e se vado via mi ritrovi di là.

Filastrocca di venti minuti,
erano tutti sconosciuti,
fossero stati belli piazzati,
qui dentro non ci sarebbero stati.

Filastrocca di un quarto e tre ore,
la raccontava un prestigiatore,
girava il tempo come un calzino,
e ogni vecchietto tornava bambino.

Filastrocca di sei settimane,
porta vicine le cose lontane
e se lontano ci sono le stelle
porta vicino le cose più belle.

il mezzobusto


Ho un amico talmente giusto
che gli hanno scolpito un mezzobusto:
un mezzo solo, quello di destra
come si nota dalla finestra.

E se la finestra sul muro non c’è,
venite a vederlo pure da me:
quando gli state bene di fronte,
notate bene che c’è mezza fronte,

un solo orecchio, un occhio strizzato,
ma dov’è l’altro dall’altro lato?
L’avranno forse lanciato in giardino?
(si può ben dire: un tiro mancino)

Quel che so io è che pesa un bel chilo
e fa un figurone se è di profilo,
tant’è che il mio amico, che è largo di mano,
ha detto a tutti che è un busto egiziano. 

a spasso nel cielo


Un giorno un mio amico, dalla finestra,
saltò di colpo nel cielo di destra.
Con il suo fare da equilibrista,
finì nel cielo di sinistra.

Quando gli uccelli lo presero dentro,
si riassestò verso il cielo di centro.
Aveva lasciato a casa il cappotto,
lo prese al volo dal cielo di sotto.

ma prima ancora che chiunque lo scopra,
rivola via verso il cielo di sopra.
Quando non piove resta all'asciutto
e il cielo l'ho ha proprio percorso tutto.

martedì 1 maggio 2012

i giraffi


Il giraffo Giraffaele
degustava pane e miele,

vide poi Giraffaella,
del quartiere la più bella.

Molto bella e pure snella,
l'ha invitata su una stella,

Giraffaella ha detto di sì,
sono partiti e fanno così:

per ogni cucchiaio di miele dal vaso
si danno un bacino in punta di naso.


venerdì 27 aprile 2012

la sala da tè


C’è ma non si vede:
prurito sopra un piede.
Si vede ma non c’è:
la mia sala da tè.

La sala che non ho,
la presto e dopo un po’,
mi torna tutta intera
con tanto di teiera.

Ma quella teiera
vi dico non c’era,
nemmeno i biscotti
le tende i cappotti,

non c’era la stanza
non c’era abbondanza,
non c’era la cera.
"Cerata, si spera."

"Cerata, di certo.
L’ho chiuso e l’ho aperto".
“Cos’era?” “Il mio sogno!”
Ce n’era bisogno!

lo sguardo del tuttologo


Un tuttologo e un qualcosologo
andarono entrambi dallo psicologo:
“possibile che sappia proprio tutto?”
“possibile il tempo sia sempre brutto?”

E lo psicologo, costernato,
li mandò a passeggiare in un prato.
Era un pratino verde piccione,
e si sedettero su un maglione

(perché gli mancava una coperta;
l’avessero avuta, l’avrebbero aperta).
Ma quello era proprio un maglione volante,
così che schizzarono via all’istante!

Levandosi in volo in un mitico salto
videro il cielo da molto più in alto,
gli apparve la terra, ridente e giocosa,
chi la vide tutta, chi altri, qualcosa.

giovedì 26 aprile 2012

giro tondo


Giro giro tondo,
casca il mondo,
ma io l’ho preso al volo
e non sono più solo.

Giro giro tondo,
si alza il mondo,
ma casca la terra,
sarà per una guerra?

La guerra l’ho disdetta,
andavo un po’ di fretta:
tenevo il mondo in spalla
e tutto il mare a galla!

Giro giro tondo
bacio il mondo,
abbraccio la terra,
è la mia buona stella!