C’era una volta una folata di vento. Era
vento nascosto tra le sabbie del sud. Nelle gallerie lontane di monti
ghiacciati, era vento nascosto. Ma non era una folata di vento. Era un vento
guizzante, che fluiva in favole di risate; ed un lungo movimento di milioni di
brezze, che pure erano lo stesso vento, delicato e imponente.
Nasceva d’estate, nell’inverno si
riscopriva. Portava domande sempre diverse e risposte in altre lingue
cristalline. Un vento già passato, eppure ancora lì. Un vento presente, eppure
in tanti altrove. Se dovessi scrivere la sua storia, poserei la penna. Perché
la sua storia è una storia di vento.
Nessun commento:
Posta un commento