C’era una volta il motore di un'auto,
che decantava dei versi di Plauto.
Tanto più forte l’auto filava,
tanto più in fretta li decantava.
Quando le curve erano tante,
si accompagnava girando il volante
e lampeggiava, con fare teatrale,
ad ogni incrocio il brillante fanale.
Ed il motore della faccenda,
è cosa strana, ma mica tremenda:
Plauto è un leone (il mio preferito)
e ogni suo verso è un potente ruggito!
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