Una volta un mostro
si innamorò di una mostra. Subito decise di andare a visitarla ma, proprio quando stava per arrivare, un certo signore
gli chiese di pagare il biglietto.
Il mostro, che non
aveva un centesimo, sostenne che la mostra fosse molto malata, e si improvvisò
medico per poterla visitare non solo gratuitamente, ma anzi, in cambio di una
sonora parcella.
La sonorità della parcella
era data dal fatto che quest'ultima era, in realtà, segretamente innamorata di quel certo
signore. Appena ne ebbe l’opportunità, iniziò quindi a intonare una splendida
serenata che commosse tanto il mostro quanto la mostra. Quel certo signore, che
a questo punto chiameremo il signor Certo, invece, non sentì una sola nota
della serenata; fu però molto colpito dalla parcella, dato che il mostro, ormai
spazientito, gliela lanciò in testa e corse a dichiararsi alla sua bella.
Nel farlo, si
impettì tutto e cercò di mettersi in mostra, di modo che la mostra se lo trovò
in braccio e, sulle prime, le sembrò un po’ invadente. Poi si confuse un po’ a
guardare i suoi occhi di bambino, e lasciò che si mostrasse per quel che era.
Il mostro si mostrò, la mostra si morse le labbra, le labbra morsero la mostra
e il mostro le morse per difendere la mostra, dato che l’amava ormai
perdutamente! Ma poiché le labbra erano della mostra, quel che accadde è che, non
so neanche dirvi come, i due si trovarono che si stavano dando un bacino.
Non il bacino del
signor Certo, che in quel momento era già lontano tenendo per mano la sua
parcella; non il bacino colossale del mammut esposto in quel momento alla
mostra, che tutti i visitatori guardavano a bocca aperta; ma un bacino d’amore,
di quelli che fanno arrossire il giorno e la notte.
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