Filastrocca del buon vicinato,
sono arrivato e son fortunato
e per chi dice “sì ma anche no!”,
una ragione me ne farò!
Filastrocca piuttosto cordiale,
“scusi, le pare, ho finito il sale...”
“Si serva pure: to’ una posata
e lo raccolga dalla frittata!”
Filastrocca del ben-trovato,
quindi del bene avevo cercato,
chi cerca trova e bene così,
mi viene voglia di dire di sì!
E così vi presterò:
la canotta e il palettò,
le mie pere dell’altr’anno,
il mio trono o anche uno scranno,
un servizio o due da tè,
le patate col purè,
e per giunta un caldo invito
a sposare un buon partito
(non politico però,
o col sal mi strozzerò)
un partito che sia giunto,
“Vuole il sale?” “Bravo, appunto!”
Giunto infine sono anch’io,
con un detersivo bio,
vi saluto e alzo il cappello,
non mi bagno se ho l’ombrello,
se l’ombrello non ce l’ho,
c’era il sole per cui boh!
Quando canto non sto muto,
ma vi abbraccio e vi saluto,
non sto muto quando canto,
vi saluto molto e tanto
e se poi finite il sale...
ve ne tengo di speciale!
Filastrocche per cento bocche
RispondiEliminaPasseggiando in Internetto
ho sbattuto in Andrea Giongo,
mi ha stupito e un po' interdetto,
ma però non mi scompongo.
Io, leggendolo, suppongo
che sia un poco gamberetto,
perché avanti lo depongo
ma lui indietro col versetto,
con la rima e col dittongo,
con il suo fare allegretto,
con lo stile e il suo "compongo",
marcia dritto: oh poveretto!
Filastrocche da architetto
costruisce con il pongo,
le pulisce col bianchetto,
al che io tosto mi oppongo.
Se vuoi esser degli errori
accademico perfetto,
non pulire col bianchetto
i divertenti tuoi tesori.
Ma gli errori come semi
(che non vogliono esser scemi),
seminar devi a novanta
perché cresca poi la pianta.
L'alberello che scherzando,
ci fa ridere e godere,
che sia in piedi o stia a sedere,
con TV e telecomando.
Accipicchia, caro Giongo,
non ricordo più cos'era
che volevo dir stasera
mentre qui nel blog m'impongo.
Forse solo che la notte
fatta è d'ossa e d'ore rotte,
e chi non riesce a dormire
in filastrocca va a finire.
Luciano Aguzzi
Dici sul serio, cara Giovanna,
RispondiEliminache vai in campagna con la Marianna?
Se le marianne non riesci a contare
devi provare sul fondo del mare,
e se quel fondo invece è un bel piatto,
prova a assaggiarlo nel primo atto,
senti il sapore all'atto secondo,
poi senti tutti i sapori del mondo,
e se "Giovanna" dici "chi è??"
...ecco un errore tutto per te!
Luciano Aguzzi
RispondiEliminaluciago@tiscali.it
Conosco bene quella Giovanna
che s'abbuffa di crema e di panna,
che nuota a pesce nel fiume gelato
anche in inverno quand'è ghiacciato.
Sta sempre bene col caldo d'estate
quando si sogna a grandi bracciate,
stretta nell'onde dell'acqua salata
o addormentata sulla sabbia bagnata.
Chi non conosco è invece il signore
che vuol dal petto strapparle il cuore
per farne tante rime baciate,
innamorate però non sposate.
Com'è di moda oggi fra nel sesso
non tutti i generi hanno successo,
ma io scommetto sicuro e adesso
che alla Giovanna non piace il lesso.
Ma se mi sbaglio non cambia nulla
perché ragiono come Fanfulla
che andava a piedi da Lodi a Milano
e salutava stringendo la mano.
A tutti quanti diceva «Auguri!»,
o gialli o rossi purché sicuri.
Auguri ai bimbi, alla ninna e alla nanna,
con la filastrocca della mia Giovanna.
Errata corrige:
Eliminaverso 13: togliere il «fra» e leggere:
Com'è di moda oggi nel sesso