Il blog di Filastrocche su misura. "Sbagliando s'impara è un vecchio proverbio, il nuovo potrebbe dire che sbagliando s'inventa" [G.Rodari]
mercoledì 18 settembre 2013
La streghetta
Tra una strega e una scintilla,
che una lucciola che brilla
e trasporta nel presente
un potere sconvolgente,
che, anziché piegare schiene,
potrà fare un po' di bene.
Il potere è sempre quello,
ma l'effetto è un po' più bello!
Il tappetto volante
C’era una volta un nano intrigante,
aveva un fare un po’ da brigante,
alto un bel metro e un soldo di cacio,
faceva il duro, ma con un bacio,
si scatenava una dote speciale
(che torna buona per carnevale):
volava in cielo e fin sopra i tetti
lanciando a tutti azzurri confetti.
Più li lanciava più era contento,
la sua statura era quella del vento
e da là in cima, il “tappetto volante”,
a tutti quanti sembrava un gigante!
martedì 17 settembre 2013
Benvenuta Scintillina!
Tintinnando Tintinnina,
ha incontrato una fatina
che saluta ad ali aperte,
poi va sotto le coperte:
quando trova sogni strani,
li pulisce con le mani,
finché scocca una scintilla
e la notte allora brilla.
Le ali sbattono contente,
sopra i sogni della gente,
su cui veglia una fatina,
che si chiama Scintillina!
che si chiama Scintillina!
lunedì 16 settembre 2013
La campana di Tintinnina
Tintinnando Tintinnina,
si è fermata a una
vetrina,
tutta piena di
campane,
le più lunghe e le più
strane.
Ma ce n’era una
diversa,
nata a Padova ed
Anversa,
che se batti mai non
stona,
ma in effetti neanche
suona.
Il telaio è di
cristallo,
suona bianco e suona giallo,
il batacchio è fatto a
pinna
e non suona ma... tintinna! domenica 15 settembre 2013
Tintinnina e la regina (non Dirindina però, un'altra)
Tintinnando Tintinnina,
ha incontrato una regina,
la regina delle Erinni,
che la fa: “Perché tintinni?”
Tintinnando Tintinnina,
ha risposto alla regina:
“Ne per questo né per quello,
ma soltanto perché è bello!”
La regina tentennò,
tentennando ci pensò,
finché poi, verso le sei,
tintinnava pure lei!
venerdì 13 settembre 2013
La corsa alloro
La corsa alloro è un tipo di corsa che si corre con fare
maestoso. Tutti quelli che vi partecipano sono molto regali e capirete da voi
che, dove ci sono i regali, ci sono i bambini, soprattutto a Natale. Ma Natale
o non Natale, i bambini rimangono e corrono la corsa alloro. In particolare,
agguantato l’alloro, lo portano alla mamma che lo usa per cucinare chissà quali
leccornie. Chi non sa quali, può immaginarle come il proprio piatto preferito, ma
più bello e colorato. La mamma allora prende l’alloro e, per verificare che non
sia troppo vecchio, si sincera di chiedere ai piccini se si tratti di alloro di
allora o, piuttosto, di alloro di adesso. L’alloro di adesso viene lesso,
quello di allora viene passato in padella, ovvero lo si mette in una padella e
lo si passa a Giorgio, a Luca o Antonio. Antonio ringrazia con un bell’inchino.
L’inchino, che non vuol’essere da meno, ringrazia con un bell’Antonio. La
padella, che tanto era di passaggio, chiese un passaggio a un passante per
andare a trovare una sua cugina di Modena appena scampata da una brutta scarlattina
d’olio motore, con cui progettava di fare le ferie quell’anno.
Il passante, tuttavia, era un bambino che tutto impettito, che rideva e che correva la corsa alloro giocando a impersonare Giulio Cesare. Caio Giulio
Cesare Augusto per gli amici. La padella si improvvisò allora un glorioso
copricapo, che sulla testa di Giulietto generò una profonda impressione in
tutti i bambini del circondario, facendogli vincere la corsa senza nemmeno bisogno
del traguardo!
lunedì 9 settembre 2013
Tintinnina e la colazione
Tintinnina è una bambina
al sapor di ovomaltina,
tintinnando senza fretta,
Tintinnina un po’ cinguetta,
cinguettando in tutta l’aria,
chiama la sua amica Daria,
che risponde con un trillo
che ha il sapore di mirtillo.
Tra mirtillo e ovomaltina,
tintinnando tintinnina,
fa una super colazione,
ma che gran soddisfazione!
ma che gran soddisfazione!
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