sabato 16 agosto 2014

UN ASINO CHE VOLA


Conosco un asinello
che va di buona lena,
ha il cuore in un cestello,
che tiene sulla schiena,

con i suoi zoccolini
solca il cielo e le stelle,
porta ai grandi e ai bambini,
mille e più cose belle!

Un asino che vola,
direte: non esiste!
non lo insegna la scuola!
Sono cose mai viste!

Ma lui vola lo stesso
e raglia sorridente,
lo vedo proprio adesso
che atterra tra la gente!

Sapete dove porta
il cestello col cuore?
Lo tiene come scorta
per chi è di malumore:

Qualcuno è dispiaciuto?
Eccogli una parola
che in meno in un minuto
ridendo lo consola!

Ha pensieri felici
per chi perde la via
e un milione di amici
a cui dare allegria,

perché il cuore più lieto
dona quanto ha di bello
ed è questo il segreto
di quel bravo asinello!

domenica 27 luglio 2014

Un pensiero spensierato


Un pensiero spensierato
sa di zucchero filato,
di coriandoli e risate,
di ricchezze inaspettate,

svolazzando senza fretta,
vede un passero e cinguetta,
vede un bimbo e guarda in alto
vede un buco e ci fa un salto.

vede il bel sole che sorge,
vede tutto quel che scorge
e dovunque c’è il riflesso
di una parte di se stesso. 

sabato 26 luglio 2014

Bravo calcolatore!


Conoscevo un inventore
che, facendo l’inventario,
ha scoperto un’invenzione
con un che di straordinario!

Ecco un bel calcolatore
che non fa le sottrazioni,
nulla toglie a nessun’altro
ma, al contrario, fa dei doni!

Anche il tasto del diviso,
ha poteri strabilianti,
tu lo schiacci ed.. ecco fatto,
ha diviso i litiganti!

Una “x” fa l’occhiolino
 Viva il moltiplicatore! 
che moltiplica soltanto
gentilezza e buonumore!

E se queste tre funzioni
hanno dato i loro frutti,
non ci serve l’addizione,
perché tutto è già di tutti! 

domenica 20 luglio 2014

Vita da latticino

Una crescenza di Crescenzago,
amava i monti ma stava al lago.
Si confidò con una fontina
che amava il lago ma era in collina.

Questa le disse del quartirolo,
che amava Como ma era in Tirolo
e per scappare al più presto da lì
aveva messo al suo posto del brie.

Raccontò pure di quella robiola,
che si sentiva triste da sola
e, travestita da mozzarella,
andò a Strasburgo dalla sorella. 

Certo, alle volte, andava anche peggio
basti pensare a quel buon taleggio
che travestendosi da stracchino
finì in un lampo dentro un panino.


giovedì 10 luglio 2014

Lucciolina e l'imperatrice


Un giorno Lucciolina
chiese all’imperatrice
che cosa le servisse
per essere felice.

La donna le rispose
che nel suo grande impero
voleva veder tutti
sorridere davvero.

“La strada non è breve”
spiegò la luminosa
“ma io ti voglio bene
e inventerò qualcosa!”

Chiamò duemila amiche
(o forse anche un milione)
e le invitò nel cuore
di tutte le persone.

Da allora, per ciascuno,
nel momenti più duri,
c’è qualcosa di bello
di cui esser sicuri:

che nascosto nel cuore,
dietro a una porticina,
c’è un pensiero d’amore
con la sua lucciolina.

domenica 6 luglio 2014

UN MONDO INCANTATO


Ho in mente un mondo fatto d’incanto,
dove chi ha male, non lo ha per tanto,
dove si tende sempre la mano,
per aspettare chi corre più piano,

dove nessuno si sente diverso,
dove il bel cielo sorride ed è terso
e tante gente che prima era sola,
sa che donando ci si consola,

che un mondo intero è al di là di se stessi
e che è l’amore che porta i progressi,
dove la scienza, l’economia,
non sono preda di alcuna malia,

ma sono un dono per tutta la terra,
da cui scompare per sempre la guerra.
E questa guerra che vive nel cuore,
la si combatte a colpi di amore,

la si combatte un passo ogni giorno,
ogni vittoria fa bene a chi è intorno
e se ciascuno farà altrettanto,
sorgerà presto quel mondo d’incanto!






giovedì 15 maggio 2014

Un colpo di limenik (tre strani signori)


Un signore di Bollate assai mansueto
una volta si vestì da sottaceto
e aspettò in sala d’aspetto
di saltare nel vasetto
quel signore di Bollate assai mansueto.

***

Un signore di Precotto
sa contare fino a otto,
però quando arriva a sette
lui per risparmiare e smette,
l’avarissimo signore di Precotto.

***

Un signor con le bretelle,
ha le gambe fatte a elle
e le usa per zappare
la sua spiaggia vista mare,
quell’ellittico signor con le bretelle.