sabato 12 ottobre 2013

La fiacca vacca

Vi racconto di una vacca
nata stanca ma anche fiacca:
ogni volta che sbadiglia
non fa un metro né due miglia.

In compenso questa vacca
non capisce mica un'H,
preferisce la A accentata
(se la mangia in insalata). 

Se le date anche una foglia
se la mangia controvoglia,
se la voglia la ha sul mento,
se la mangia controvento.

Il mangiar però la strazia
quando è piena ma anche sazia,
va’ a capir che ha nella zucca
questa vacca ma anche mucca!

La campana di farina

Dirindina ha una campana,
con la forma strana strana,
giel’ha data Tintinnina
ed è a forma di... farina!

La farina, voi bambini
lo sapete, è a granellini,
mi direte: come suona?
Vuoi scherzare? Questa è buona!

Ma se è buona la farina,
se la cuoce Dirindina,
finché ottiene una pagnotta
tutta allegra, bella cotta.

E, d’incanto, ogni boccone
suona mille note buone
che le ridon nella pancia
(dove c’era già un’arancia).

Sarà forse per bon ton,
neanche una che fa “don”!
la campana di farina
fa “din” per Dindirindina!

Un dolce incontro


Dirindina è una regina,
che però ha una sorellina:
quando ride più scintilla,
come un angelo che brilla. 

Se la prima va cantando,
segue l’altra scintillando
e però nel panorama
c’è un rumore che li chiama!

Presto appare all’orizzonte,
tutta allegra lì di fronte,
un’amica assai speciale
la cui dote è tintinnare.

Tintinnando Tintinnina,
fa arrossire la regina,
e scoccare una scintilla
al sapor di camomilla: 

perché tre amiche fatate,
ora che si son trovate,
per la gran soddisfazione, 
vanno a nanna buone buone.

martedì 8 ottobre 2013

Ginetta Pappagalli

Ginetta Pappagalli, 
con i pastelli gialli, 
ha disegnato un sole
di mille capriole. 

con i pastelli rossi, 
dei fiori grandi e grossi, 
che fanno da tendaggi 
a un prato nei paraggi. 

Con i pastelli viola, 
è ritornata a scuola 
per tingere di bello
il naso del bidello. 

Con i pastelli azzurri
milioni di sussurri,
li ha trasformati in cielo
con così tanto zelo

che mille nuvoloni
(eran sussurri buoni)
si son fatti di lato
donando il sole al prato. 

lunedì 30 settembre 2013

La falsa credenza

C’era un signore nato a Cosenza
che ha smascherato una falsa credenza,
che era vestita da lampadario,
per un motivo per noi secondario.

È agevolmente che si deduce,
che una credenza fa poca luce,
ma un lampadario non è una credenza
e già si nota un’incongruenza:

se la credenza, con fare quieto,
si finge polvere sotto il tappeto
e un lampadario un po’ impolverato,
ambisce al sole e scappa sul prato,

in questa casa non so che succede,
se ci si appoggia, se ci si siede,
il mio mobilio è alquanto confuso, 
immaginate me che lo uso!

domenica 29 settembre 2013

Un bis di nonni

Avevo un nonno, ho voluto un bis. Mi sono ritrovato con un bisnonno e non vi dico la gioia, dato che non lo avevo mai conosciuto prima! Per rompere il ghiaccio con questo bisnonno, cercammo un rompighiaccio ma, non trovandolo, con una bella matita lucida e un foglio tutto di carta, giocammo a tris.
Conobbi così il mio trisnonno. Il mio bisnonno, invece, si ritrovò di fronte suo padre, che gli chiese se era stato lui a segnare la carrozzeria del cavallo e lo mandò a letto senza cena. Povero bisnonno,

Si domanda: cosa accadde quando, il giorno successivo, dopo il cenone di Natale, in presenza di mio nonno, del mio bisnonno e del mio trisnonno, feci due volte tombola? 

sabato 28 settembre 2013

Il cervello ritrovato

Un signore di Sassello
va cercando il suo cervello.
ogni volta che lo trova
dentro c’è una cosa nuova!

Va da sé, mentre cercava
più di tanto non pensava,
così che si è poi convinto
che seguire un po’ l’istinto

non fa male alla ragione
ed il suo bel cervellone
pensa meno ma è più sveglio
e funziona molto meglio!