domenica 29 settembre 2013

Un bis di nonni

Avevo un nonno, ho voluto un bis. Mi sono ritrovato con un bisnonno e non vi dico la gioia, dato che non lo avevo mai conosciuto prima! Per rompere il ghiaccio con questo bisnonno, cercammo un rompighiaccio ma, non trovandolo, con una bella matita lucida e un foglio tutto di carta, giocammo a tris.
Conobbi così il mio trisnonno. Il mio bisnonno, invece, si ritrovò di fronte suo padre, che gli chiese se era stato lui a segnare la carrozzeria del cavallo e lo mandò a letto senza cena. Povero bisnonno,

Si domanda: cosa accadde quando, il giorno successivo, dopo il cenone di Natale, in presenza di mio nonno, del mio bisnonno e del mio trisnonno, feci due volte tombola? 

sabato 28 settembre 2013

Il cervello ritrovato

Un signore di Sassello
va cercando il suo cervello.
ogni volta che lo trova
dentro c’è una cosa nuova!

Va da sé, mentre cercava
più di tanto non pensava,
così che si è poi convinto
che seguire un po’ l’istinto

non fa male alla ragione
ed il suo bel cervellone
pensa meno ma è più sveglio
e funziona molto meglio! 

Una storia della cicoria

Questa è una storia della cicoria,
ne ha avute altre, tutte con Gloria,
però alla fine non han funzionato:
una sta a casa, l’altra nel prato.

Certo ad amarsi si aman parecchio,
quando ci penso mi gratto un orecchio,
gratto l’orecchio pure di Gloria,
che tanto adora la sua cicoria.

Una vicenda un po’ sfortunata,
però alla fine si è sistemata
e se l’amore a volte è un po’ matto,
si son trovati al centro di un piatto!

Il contastorie

Un cantastorie e un contastorie,
raccoglievano insieme delle cicorie.
Per ogni storia che uno cantava,
l’altro veloce gliela contava.

Quando arrivava il numero venti,
era il momento dei condimenti:
con olio e sale finisce la storia, 
la stessa fine della cicoria.

venerdì 27 settembre 2013

Il maestro delle viole

Il maestro delle viole,
quando suona con l’archetto,
fa fiorire le aiuole,
sa dar vita ad ogni oggetto,

ha una cassa sulla schiena,
- una riga per colore - 
che non lascia a pranzo e a cena,
perché ha dentro le sue viole.

Se le suona ad una ad una,
i colori sono mille,
tu puoi coglierne ciascuna:
fanno note di scintille!

La sue viole son strumenti
da suonare come un fiore,
sono mille esperimenti
sulla via del buonumore!

giovedì 19 settembre 2013

Le tende da sole


Avevo delle tende da sole, ma la solitudine le opprimeva. Comprai delle altre tende per far loro compagnia ma, disgraziatamente, erano da sole anche quelle. E nonostante le avessi disposte vicine vicine alle altre, erano lo stesso da sole. Un po' come quelle persone che non hanno ancora imparato a ascoltare. Che pena nel cuore! E che bella notizia quando comparve il signor Sarto Collasta, con il suo astuto uncinetto in mano, e disse di voler trasformare quelle tende in dolci paraventi per certe occasioni che sapeva lui. In queste occasioni, il vento si disponeva a pallina, il sole gli dava un bel calcione con l'effetto e se la tenda era brava, riusciva a parare il rigore! Se non era brava, il vento finiva in faccia al sigor Collasta e tutto sommato non gli dava nessun fastidio. Le tende però avevano vinto la solitudine, giocavano col vento, scherzavano col sole e davano se stesse per essere utili agli uomini. 

mercoledì 18 settembre 2013

La streghetta


Tra una strega e una scintilla,
che una lucciola che brilla
e trasporta nel presente
un potere sconvolgente,

che, anziché piegare schiene,
potrà fare un po' di bene.
Il potere è sempre quello,
ma l'effetto è un po' più bello!