mercoledì 14 novembre 2012

Il vento di sciroppo


Il vento di sciroppo
è molto curativo,
non ne prendi mai troppo,
non è neanche cattivo.

È un rimedio leggero
che quando non stai bene,
ti cerca in tutto il cielo...
Arriva! Eccolo! viene!

E alla gente malata
canta tutto contento:
“La tua cura è arrivata:
è un cucchiaio di vento!”


martedì 13 novembre 2012

Il paracanute


Ho un amico che fa il paracanutista. Ogni volta che vede una vecchietta canuta, che sorride ma tutta tremante e fa per attraversare la strada mentre un tir da 50 tonnellate arriva suonando disperatamente il clacson, e lei non lo sente perché sta ascoltando la musica con le cuffiette, il mio amico si toglie di spalla il paracanute e con un gesto da prestigiatore lo interpone tra la vecchia e il camion, salvando la vecchia.
La vecchia non si accorge di niente, ma il mio amico sì perché per l’onda d’urto viene scagliato in orbita tra Venere, Plutone, Plotino (il cui fantasma passava di lì), Plutarco, Plufrecce, Pluto, Minni, il commissario Basettoni, Venere (stava girando in tondo) e quindi, piano piano, ecco che ritorna sulla terra, in cerca di un’altra bianca signora da salvare.

Il paradosso


Ho scoperto un paradosso,
l'ho lanciato al paracane,
ma per sbaglio ci ho colpito
quattro vecchie carampane.

Sopra queste ci ho spalmato
caramburro e marmellata,
che con l'osso non si accosta,
però sa di cioccolata.

Ne sa tanto ma davvero,
come un grande luminare,
io l'ho appeso sul soffitto
e l'ho fatto dondolare.

Don Dolare era anche un prete,
che sta appeso al parapetto,
e ci vuole così bene
che il suo cuore ci ha protetto.

lunedì 12 novembre 2012

La cascata di pere

Conosco un asinello
che sa di cioccolata,
siccome è un po’ monello
 si è preso una scarpata.

Dopo che se l’è presa,
l’ha messa sopra un monte:
ci son volati dentro
due capre ed un bisonte.

Vi dico meno male,
che erano bestie alate, 
se no dritte sul fondo,
sarebbero cascate.

“Se fossero cascate,
sarei tutto bagnato!”
proruppe l’asinello
ridendo a perdifiato.

Purtroppo la cascata
gli arrivò per davvero,
da un bel motociclista
che cascava dal pero.

Il pero era raggiante,
perché aveva sfornato,
per farne dono al mulo,
sei pere al cioccolato!

venerdì 9 novembre 2012

Dirindinda e la neve


Dirindinda è una regina,
sulla testa ha la sciolina
è regina delle piste
su cui fa cose mai viste.

La duchessa che la affianca
corre sulla neve bianca,
tutt’e due fanno uno sci
chi lo indossa fa così:

quando curva ritto a destra,
pensa forte a una ginestra,
quando curva dritto e a manca,
prende il sole su una panca.

Se la panca è verde e gialla
prende il sole su una spalla
Se la panca è verde è blu
prende il sole anche di più.



I vestiti di Dirindinda


Dirindinda è una regina
con le scarpe di farina,
con i guanti di gelato,
con gli occhiali al cioccolato,

Le calzette son di fiori,
tutti buchi e niente fori,
la sottana è di lillà,
e un altr’anno sboccerà,

sboccerà con mille fiori, 
Dirindinda ha sei colori,
l’altro spunta in un baleno
e ecco qui l’arcobaleno!


mercoledì 7 novembre 2012

Due rapidi conti


Quanto contano i sogni? Quanto sognano i conti! E i conti quanto sognano, e se sognano dei conti, quanti se ne contano? Non so quanto sognino i conti, ma so quanti sognano i conti! Difatti, li ho contati: erano trentacinque l’anno venturo, 18 l’estate prossima e quarantaquattro più due la prossima estate. Benissimo. A conti fatti (ovvero, se i conti sono diventati adulti), dove passeremo le vacanze d’estate? In fin dei conti – ovvero, se i conti sono vecchi e iniziano a non stare bene – li assisteremo e gli vorremo bene fino all’ultimo, anche se non si sa cosa avessero sognato e per quante volte.