venerdì 18 maggio 2012

un po' di mitologia


Dove sorge un sorso d’acqua
qualcun altro ci si sciacqua,
ma se l’altro non è uno
e "non altro" è un bel nessuno,

che ne sai che non sia Ulisse,
che da vecchio saggio disse:
“Va che io mica son io,
sono il nonno dello zio,

son lo zio di uno che c’è
quando dico che son tre,
se son tre non sono io
i citrulli fan pio pio,

le galline le saccenti
e si son cariati i denti.
Forse sono un orso bruno,
ma tu chiamami Nessuno”.


(questa è la vera frase pronunciata da Ulisse a Polifemo. Chi riesce, si immagini la faccia del ciclope; chi non ci riesce, guardi la propria allo specchio)

Rispose Polifemo:
“non sono mica scemo,
ti picchio con un remo,
con quel ciuffo da emo!”

(le mode ritornano, a volte)

E Ulisse, che era saggio,
con un grande coraggio,
ma un poco vanitoso,
si fece un po’ nervoso,

trovando affatto buffo
curarsi del suo ciuffo,
purché gli stesse bene,
di fronte alle sirene. 

l'arte non è parte


Un artefatto fatto ad arte
e un antefatto fatto ad ante,
si sfidarono a carte
nella luce assordante.

Si vedeva assai poco,
si sentiva ancor meno,
non vi dico che gioco!
Ma in un battibaleno,

arrivò un elefante
che firmò l’artefatto,
poi socchiuse le ante
e ci appese su il gatto. 

i misteri della fattoria


ANTEFATTO

Il signor “e così via”
e il “pronti partenza via”
corsero in batteria
nella vecchia fattoria.

Lo zio Tobia gli chiese,
due volte per un mese,
di far la maionese
e metterla a maggese.




FINALE A

Ma era passato maggio,
aprile ancor di più
la misero a giugnese
e non ci pensaron più.



FINALE B

“Non si può mica fare,
non è rotondo il mare,
non vuole zia Maria,
non farlo e così via...”

Diceva il primo amico.
Ma io, dall’ombelico,
sbirciavo invece l’altro
che fu un poco più scaltro

e disse: “oh zio del cuore,
ti colga il buonumore!
Se farlo è una follia,
pronti, partenza, VIA!”

giovedì 17 maggio 2012

il consolato


Una volta, in cima a una bella montagna, sorse un consolato. Tutte le persone sconsolate ci andavano per essere consolate. Per alcune accadeva davvero, mentre altre, non si sa bene per quale criterio, venivano prese a consolate.
Il mestiere del console può essere infatti tutt’altro che semplice e spesso vengono suggeriti dei caschetti da minatore, anche se giuro che ho visto anche dei minatori con la frangia che stavano benissimo.
Ma i consoli non amano le frange, né amiche né nemiche. Per questa ragione, i minatori le cui pettinature vengono meno emulate, vengono omaggiati di premi di consolazione, se premi i quali esce un console che ti stringe la mano con calore. 

un paio di accordi


Aerosol la si do,
oppalà si do re,
quasi quasi do re,
Quasimodo re mi.

Remì fa sol la sì,
la si fa un po' così,
sì, la sol-fa mi fa
sbadigliare do la!

mercoledì 16 maggio 2012

la cura di maciste


Il forte Maciste
aveva una ciste

dietro un orecchio
ma con lo specchio

parevano due
e tutte e due sue.

Metà ne curò,
metà invece no.

Proprio così!
e infatti guarì

soltanto l’orecchio
ridendo parecchio.

Povero specchio,
che tempi bui!

E invece dopo
guarì anche lui! 

martedì 15 maggio 2012

la credenza


C’era un signore nato in Provenza,
che saltellava su una credenza,

quella credenza, quanta pazienza,
ci saltellava pure zia Enza.

E ve lo dico ma in confidenza,
non ne potevan più fare senza.

Ma la credenza, con grande urgenza,
dal mal di testa scappò a Faenza.